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Frosinone, parchi e giardini: apertura ok

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La prima giornata di riapertura di parchi e giardini pubblici, nel capoluogo, ha registrato la presenza di circa 100 persone ogni ora, tramite ingressi contingentati così come previsto dall’amministrazione comunale, che ha inoltre disposto l’accesso esclusivamente a frequentatori dotati di mascherine e nel rispetto delle distanze di sicurezza.

Particolarmente apprezzata, dai cittadini, la possibilità di svolgere attività motoria individuale all’interno delle aree perimetrate del Parco Matusa e della Villa comunale, dalle 9 fino al tardo pomeriggio: qui, gli addetti del comando della polizia municipale, con il supporto dei volontari della Protezione civile, hanno effettuato le operazioni di controllo relative al rispetto delle indicazioni in materia sanitaria, riscontrando grande senso civico. Lo scopo dell’amministrazione è, infatti, quello di permettere le passeggiate all’aria aperta ed una minima attività motoria nelle aree verdi, con gradualità e limitatamente al numero previsto dalle disposizioni comunali e con l’adozione di alcuni accorgimenti di buon senso. Anche nei prossimi giorni, dunque, sarà possibile tornare nei parchi e giardini, sempre mantenendo la distanza di almeno due metri tra le persone, le quali dovranno indossare, tutte, le mascherine, a tutela della salute, propria e degli altri.

Le aree gioco, secondo le disposizioni emanate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, rimarranno chiuse per evitare il naturale affollamento da parte dei più piccoli, soprattutto nella prima fase della ripartenza, proprio perché i bambini possono denotare una più difficile applicazione dei divieti attualmente in vigore.

“È di fondamentale importanza – ha dichiarato il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani – continuare a utilizzare il buon senso, nella frequentazione del Parco Matusa e della Villa comunale così come nella vita di tutti i giorni: il distanziamento sociale e le mascherine costituiscono due sane abitudini da mettere sempre in pratica, specialmente in questo inizio di seconda fase. I prossimi 15 giorni saranno decisivi per valutare la situazione di carattere sanitario e per prendere, eventualmente, ulteriori provvedimenti, in senso restrittivo o in vista di una maggiore apertura”.