L’amministrazione Ottaviani si dota di ulteriori strumenti per la rilevazione di polveri sottili in tempo reale, allo scopo di monitorare il territorio comunale, suddividendolo per piccole zone, verificando la qualità dell’aria nelle singole fasce orarie. Grazie al protocollo d’intesa siglato dal sindaco Nicola Ottaviani, dall’associazione “Medici di famiglia per l’ambiente della provincia di Frosinone”, dall’assessore all’ambiente Flora Ferazzoli e dal consigliere Igino Guglielmi (Polo Civico), saranno acquistate e gestite sei centraline per il monitoraggio della qualità dell’aria, da installare in zone strategiche della città. “Il primo step sarà quello di verificare l’attendibilità del dato rilevato dalle centraline, attraverso un confronto con i dati validati dall’Arpa Lazio – ha dichiarato il consigliere Guglielmi – Lo strumento che si vuole fornire alla cittadinanza, affiancato al modello previsionale “near-realtime” fornito dall’Arpa stessa, ha come scopo quello di capire se esistano aree “più pulite”, mi si passi il termine, dove è consigliabile, in determinate ore della giornata, praticare attività all’aria aperta. Vogliamo, così, superare la logica dei divieti, indicando, invece, cosa sia possibile fare e, soprattutto, in quali zone. Siamo già al lavoro con un pool di ingegneri per perfezionare una serie di strategie per la definizione delle aree da monitorare e delle soluzioni da utilizzare, per una totale fruibilità dell’informazione ricavata”. Lo scopo di tale iniziativa è quello di fornire alla cittadinanza uno strumento pratico ed accessibile a tutti, che fornisca indicazioni di massima sulle concentrazioni di polveri sottili in tempo reale, al fine di permettere una migliore gestione dei periodi di esposizione all’aria aperta, anche per attività sportive o di svago. La forte discrepanza che si ha tra i valori di PM10 registrati dalla centralina dello Scalo con quella ubicata in viale Mazzini evidenzia che il problema dell’inquinamento atmosferico è serio ma che, al contempo, potrebbe essere affrontato con azioni più restrittive laddove la criticità si manifesta in maniera più acuta.
L’assessore Ferazzoli esprime soddisfazione per l’iniziativa: “Tale strumento sarà utilizzato per fornire quante più indicazioni possibili in vista di una totale revisione del Piano Urbano del Traffico. Grazie a una mappatura più puntuale delle zone maggiormente soggette all’inquinamento atmosferico, saremo in grado di agire in maniera mirata. Le condizioni meteorologiche dell’anno in corso hanno contribuito in maniera sostanziale a un aumento delle concentrazioni di polveri sottili, ma la criticità è evidente: per questo motivo, predisporremo tutte le azioni possibili al fine di ridurre sensibilmente la percentuale di inquinamento atmosferico”.