La vicenda risale a circa due anni fa quando R.T., un imprenditore di 40 anni residente ad Alatri, sposato e con tre figli, aveva conosciuto in uno dei suoi tanti viaggi di lavoro un’altra donna della quale si era innamorato perdutamente. Ma a differenza di altri uomini che preferiscono portare avanti relazioni extraconiugali, il 40enne aveva voluto subito essere sincero con la moglie dicendole appunto che un’altra persona era entrata nella sua vita e che sarebbe andato a vivere con lei.
Una confessione che aveva lasciato di stucco non soltanto la coniuge, ma anche i suoceri, i quali, dopo averlo insultato e minacciato, avrebbero meditato la vendetta. Secondo gli elementi raccolti dagli investigatori il modo per fargliela pagare l’avrebbero trovato nel falsificare la firma del genero su assegni e cambiali. Essendo titolari di una avviata attività commerciale che tratta materiale edile, (attività nella quale avrebbe operato per un periodo anche il 40enne) avrebbero dato in pagamento i titoli di credito con firma apocrifa.
L’imbroglio è venuto fuori quando l’imprenditore si è ritrovato con cambiali protestate senza che ne fosse a conoscenza. A quel punto aveva fatto scattare la denuncia. Tutto il puzzle girava intorno ai suoceri. Secondo quando rilevato dall’esame calligrafico effettuato dal consulente di parte, su quei pagherò sarebbe stata apposta una firma falsa. I suoceri avrebbero acquistato merce a sua insaputa per la somma di circa duecentomila euro.
L’ex moglie continua a sostenere i genitori difendendoli a spada tratta. A detta della donna l’ex coniuge starebbe soltanto cercando di infangare i suoceri che lo avevano estromesso dall’azienda dopo aver appreso che voleva andarsene di casa per un’altra donna.