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Frosinone, la città abbraccia i tre giovani martiri

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Stamani, nel corso di una solenne cerimonia, sono stati ricordati Giorgio Grassi, Pierluigi Banchi e Luciano Lavacchini, passati alla storia come “i tre martiri toscani”, nel 75° anniversario dell’eccidio. La commemorazione, punteggiata dalle emozionanti note eseguite dalla banda “Romagnoli”, è avvenuta presso il monumento di
viale Mazzini alla presenza, inoltre, del presidente provinciale Anpi, Giovanni Morsillo, degli iscritti all’associazione e di numerosi cittadini intervenuti.
“È importante tenere vivo il ricordo di Giorgio, Pierluigi e Luciano – ha dichiarato il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani – La storia va avanti, certo, ma assume anche delle forme di ciclicità: per questi, abbiamo il dovere di ricordare il sacrificio dei tre martiri toscani, che non furono disertori ma assertori di libertà, ribellandosi all’oppressore, a chi cercava di annullare la vita altrui e quei valori – il rispetto, la tolleranza, la libertà – su cui oggi si fonda la convivenza civile. Ringrazio l’Anpi per la partecipazione a questa celebrazione, senza colore politico, ma che unisce, in un ideale abbraccio identitario, la nostra provincia e tutto il Paese. Grazie alle Forze dell’ordine, alla Banda Romagnoli, alla polizia municipale, ai cittadini, ai consiglieri e alle associazioni presenti.
Questa è una rimembranza senza colore politico per tutti quelli che ritengono di essere fino in fondo italiani”. Ha preso poi la parola Giovanni Morsillo che ha sottolineato come la vicenda storica, oggetto della commemorazione, rappresenti uno dei pilastri su cui è stata fondata una nuova umanità che ha scelto la via non del conflitto ma del confronto.