Il genio di Giuseppe Bonaviri, scrittore di origine siciliana ma frusinate d’adozione (nel capoluogo ciociaro svolse anche la professione di medico cardiologo), è stato protagonista di un appassionante incontro del Rotary Club di Frosinone. A parlarne, dinanzi a una sala conferenze dell’Hotel Cesari gremita, con la consueta chiarezza di sempre, il prof. Marcello Carlino, docente di letteratura italiana contemporanea all’università “La Sapienza” di Roma. La relazione è stata impreziosita dagli interventi di Cristina Grasso, funzionario del MiBAC, già reggente dell’Archivio di Stato di Catania e poi Vice Direttore Vicario, da qualche anno incaricata di raccogliere gli scritti ed altra documentazione dello scrittore e poeta, e dalle letture a cura di Patrizia Minatta.
L’incontro si è aperto proprio con la lettura di un passo tratto dal romanzo del 1997 “Silvinia”, in cui “appaiono elementi che consentono di entrare nel mondo di Bonaviri: qui la natura si fa corpo vivente”, ha detto Carlino. “Altro elemento chiave – ha spiegato – è la presenza di un mondo bambino, devoto all’innocenza. Io ho conosciuto e frequentato Bonaviri, in lui viveva un’anima bambina”. La Sicilia e la natia Mineo, la poesia, la sacralità e l’alone di mito che circondano alcuni personaggi o azioni degli stessi personaggi, il passaggio tra vita e morte, la “sicilianità” che è sempre stata anche interculturalità, l’incontro tra scienza ed ambito umanistico, il rapporto con Frosinone e la Ciociaria sono stati i temi toccati nel corso della relazione.
Cristina Grasso ha ricordato che “l’archivio Bonaviri fa parte del patrimonio culturale nazionale, così come voluto dal Ministero”, ringraziando inoltre la famiglia Bonaviri che le ha permesso di condurre ricerche sulle carte di famiglia e i documenti del genio siciliano stabilitosi a Frosinone, scrittore più volte in predicato di portare in Italia il Nobel per la letteratura. Durante la serata è stata consegnata anche la borsa di studio istituita in occasione della ricorrenza del cinquantennale dalla fondazione del Club a Federica Zeppieri, sostenuta dal Club stesso e laureatasi con 110 e lode.
“Grazie al prof. Marcello Carlino, alla dott.ssa Cristina Grasso e alla dott.ssa Patrizia Minatta – ha detto il presidente del Club di Frosinone, Alberto Accinni – abbiamo avuto la possibilità di esplorare il mondo fantastico e affascinante di Bonaviri, scrittore e poeta tra i più grandi del Novecento, in un viaggio culturale indimenticabile”.