Si avvia alla conclusione la terza settimana di competizione per il Festival nazionale dei conservatori italiani in piazzale Vittorio Veneto, a Frosinone.
Sempre ricca di colpi di scena la gara: la classifica di giovedì sera è infatti così composta: al primo posto il Glutenfree trio da Pescara, seguito dal Giuliano Gabriele Ensemble e Step Two.
La serata di sabato 23 luglio si aprirà con l’angolo della cultura (curato, per tutta la durata del festival, da liberia Ubik Frosinone e associazione Tutti i colori del libro con Edicolé): ospite Maurizio Maggi, “L’enigma dei ghiacci”. A seguire, la gara vedrà affrontarsi Mangrovia quartet (Bologna, “Giovan B. Martini”) e Radio Motown (Frosinone, “Licinio Refice”). Domenica si parlerà invece di “In che mondo viviamo”, con l’autore Pier Paolo Segneri. A seguire, la musica di Brotherhof (Rovigo, “Francesco Venezze”) e Shaken, not stirred (Bologna, “Giovan B. Martini”).
Nella serata di domenica, la bravissima presentatrice Mary Segneri chiamerà sul palco una straordinaria eccellenza frusinate che rappresenta, anche, un’eccellenza del giornalismo nazionale: Claudio Pagliara. Attuale responsabile dell’Ufficio di Corrispondenza della Rai per la Cina, il Giappone e il Sud-Est dell’Asia con sede a Pechino, tra i suoi lavori più recenti, segnaliamo “Cina mon amour” e “Ritorno in Birmania”, due reportage realizzati per la rubrica “Speciale Tg1“. In precedenza, è stato responsabile della sede Rai per il Medio Oriente di Gerusalemme (2003-2013) e corrispondente della Rai da Parigi (2000-2003).
Prima di essere nominato corrispondente, ha lavorato con vari incarichi al Tg2, a Stampa Sera e alla Gazzetta del Popolo. Tra gli eventi più importanti di cui è stato testimone, ci sono il crollo della borsa di Shanghai (2015), la rivoluzione dei ragazzi con l’ombrello di Hong Kong (2014), le guerre a Gaza (2008 e 2012) e nel sud del Libano (2006), gli attentati terroristici in Israele (seconda intifada), in Giordania ed in Egitto, l’assassinio dell’ex premier libanese Rafik Hariri (2005), il ritiro israeliano dalla Striscia di Gaza (2004).
Ha ricevuto il premio giornalistico Saint Vincent per l’equilibrata copertura del conflitto mediorientale (2009) e il premio giornalistico Maria Grazia Cutuli (2012).