L’amministrazione Ottaviani ha promosso le procedure per l’attivazione della SCIA 2 in ambito edilizio, permettendo la semplificazione delle pratiche per il rilascio dei titoli di costruzione, velocizzando notevolmente gli interventi di nuove costruzioni e di ristrutturazioni sul territorio del capoluogo.
La parte della legge delega n. 124/2015, concernente la disciplina generale della segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), è stata già attuata con il decreto legislativo 30 giugno 2016, n. 126. Nello stesso provvedimento è stabilito che “Con successivi decreti legislativi, sono individuate le attività oggetto di procedimento di mera comunicazione o segnalazione certificata di inizio di attività od oggetto di silenzio assenso, nonché quelle per le quali è necessario il titolo espresso”.
In riferimento a tale previsione, il Governo ha predisposto un secondo decreto legislativo che individua i procedimenti oggetto di autorizzazione, segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), silenzio assenso e comunicazione e di definizione dei regimi amministrativi applicabili a determinate attività e procedimenti, ai sensi dell’articolo 5 della legge delega n. 124/2015. Di questo si è parlato sabato mattina presso la casa della cultura di Frosinone, nell’ambito di un seminario-confronto tra amministratori pubblici, funzionari, dirigenti, ordini professionali, categorie produttive e sindacali, operatori e cittadini voluto dal sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani.
Folta la platea presente, a cui il sindaco, in apertura dei lavori, ha rivolto il proprio saluto. Insieme agli amministratori pubblici, il coordinamento dei lavori è stato affidato all’arch. Francesco Acanfora, dirigente del settore urbanistica del Comune di Frosinone. Distribuito ai presenti e preso in esame, proprio quel decreto legislativo che promette di velocizzare le procedure per il rilascio del permesso a costruire, sgravando gli uffici tecnici e i privati di numerosi adempimenti formali e burocratici, che spesso rallentano sia l’azione della Pubblica amministrazione, sia la effettiva volontà di investire da parte degli operatori.
“Siamo davanti a una vera e propria rivoluzione in materia urbanistica ed edilizia – ha detto il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani – Prima di questo decreto, il silenzio in materia edilizia non significava assenso ma stasi. Ora invece si matura un diritto effettivo, quello ad edificare, compatibilmente con l’assenza di vincoli paesaggistici; i poteri di intervento dell’amministrazione sono fissati entro il termine perentorio di 60 giorni per la SCIA edilizia, prorogabili una sola volta per ulteriori 30 giorni, dopo di che il mancato pronunciamento del Comune comporterà lo spirare del silenzio-assenso, con definizione automatica della procedura di rilascio del permesso a costruire.
Ciò introduce anche un nuovo concetto di responsabilità: il professionista assume un onere in più nei confronti del cliente e del procedimento amministrativo, di cui diventa, quindi, istruttore. Al momento del deposito del modulo unico, naturalmente l’amministrazione rilascia la documentazione indicando la data di validità del silenzio-assenso. Le procedure sono quindi semplificate, ora tocca ai vari professionisti – sia del pubblico, sia del privato – mettersi in gioco”.
Presenti al dibattito, acceso e molto partecipato, il presidente dell’ordine degli avvocati di Frosinone, Alberto Iadanza, il consigliere dell’ordine degli ingegneri di Frosinone, Alfredo Delfi, il presidente e il direttore della Cassa edile, rispettivamente Angelo Libero Massaro ed Ettore Evangelisti, Achille Fiorini (ANCE), Nazareno D’Aversa (collegio dei geometri di Frosinone). Sono intervenuti, inoltre, l’architetto Antonio Rufa e il dott. Giovambattista Mansueto.