La quarta edizione di “Culturando alla Saletta”, realizzata nella Saletta in via Matteotti a Frosinone in collaborazione con il Conservatorio “Refice” e la Casa ciociara della cultura, con il sostegno della Banca Popolare del Frusinate e la partnership di Radio Cassino Stereo, proseguirà, questo fine settimana, con tre appuntamenti da non perdere dedicati all’arte, alla musica e alla letteratura.
Venerdì 27 alle 18 si terrà il vernissage della mostra dal titolo “Il volto di legno”: protagoniste, le sculture di Francesco Bucciarelli. “Francesco Bucciarelli ha continuato a dettare pieghe e indizi sull’enigma dell’ulivo e dell’olmo restituendo all’occhio figure sotterranee, filiformi come giunchi o gravide di curve e pieghe. Collezionando un’umanità fatta di Cristi piegati, di volti incerti, di braccia smisurate. E di occhi planetari”. Così descrive le opere del maestro ceccanese il critico d’arte Rocco Zani.
Sabato 28, alle 21.30, salirà sul palco della Saletta Stefano Testa. Introdotto da Vincenzo Martorella (scrittore, docente, direttore editoriale di Arcana e responsabile della programmazione della Saletta con Alberto Gualdini), l’avvocato-cantautore presenterà il cd intitolato “Hop frog”. Subito dopo, accompagnato da Claudio Campadello (basso), Umberto Pantano (batteria), Fabio Raponi (tastiere), Silvio Urbini (chitarra), con la preziosa supervisione, al mixer, di Sandro Assante, si terrà l’esecuzione live dei brani del cd. Si parlerà anche dell’ultimo romanzo di Testa, pubblicato da Pulp – Giubilei – Regnani editori, intitolato “Il senso nascosto delle ferite”.
Domenica 29, alle 18.30, la Saletta ospiterà un aperitivo letterario in compagnia di Massimo Palma, autore di “Happy Diaz” (Arcana). Il libro racconta la generazione di Genova a partire dalle note che ha ascoltato dalla culla fino alle giornate genovesi, per farne la colonna sonora di una crescita politica intensa, ma breve. Per far questo, sceglie una musica in particolare, quella di Manchester, teatro di gruppi ugualmente sfrontati, come New Order, Smiths, Stone Roses e Oasis. Una scena musicale nata da un lutto: la morte del frontman più oscuro e amato, Ian Curtis dei Joy Division. L’autore è ricercatore a Napoli di filosofia politica e morale. Dialogherà con lui la giornalista Denise Compagnone.
Gli eventi di “Culturando alla Saletta” sono a ingresso libero. Per info e prenotazioni tavoli: 3319495179.