HOMEPAGE CRONACA Fiuggi, turismo: speranze e prospettive tra progetti e divisioni

Fiuggi, turismo: speranze e prospettive tra progetti e divisioni

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Il turismo, le sue prospettive e le ricadute positive sul territorio, questo il tema intorno al quale si è ragionato martedì scorso nella sala consiliare del comune di Fiuggi, alla presenza di Pasquale Ciacciarelli presidente della V commissione (cultura, sport, spettacolo e turismo), del consigliere regionale Sara Battisti e del responsabile dell’ufficio regionale del turismo Danilo Magliocchetti, del sindaco di Fiuggi Alioska Baccarini, della giunta comunale, dei rappresentanti delle associazioni di categoria e diversi sindaci dei comuni limitrofi.
Un piano turistico triennale ad oggi finanziato con 5 milioni di euro, entro il quale la Regione Lazio muoverà le sue strategie a sostegno del territorio. L’occasione giusta per confrontarsi e raccogliere criticità e suggerimenti prima che lo strumento vada ad integrarsi con la legge regionale n° 13 che la materia disciplina. Questo doveva essere e questo è stato.

Eravamo a Fiuggi ed il nervo è scoperto. Se parli di turismo allora vai per forza di cose a sbattere sulla pista ciclabile e su come utilizzare un finanziamento regionale destinato (un milione e mezzo di euro). Attraversare il tratto urbano di Fiuggi Fonte oppure deviarla di qualche centinaio di metri? Perché sul realizzare la pista ciclabile continuano a dirsi tutti d’accordo, il problema rimane sul dove.
Qui il sindaco Alioska Baccarini, rimasto in silenzio nei giorni scorsi innanzi al pandemonio che si era scatenato, ha preso una posizione netta e decisa: «Siamo assolutamente favorevoli alla pista ciclabile. Il tracciato però indicato nel progetto ammesso a finanziamento presenta, come evidenziato dai tecnici, una serie di criticità legate alla sicurezza stradale. Ritengo inoltre necessario ed urgente un tavolo di confronto con tutte le categorie economiche e le altre rappresentative del tessuto sociale. All’esito del quale ci aspettiamo indicazioni chiare sul da farsi».

Perché questo è il vero problema in una città divisa sul tema. Capire bene di cosa si sta parlando, quale sarà l’impatto ambientale e urbanistico, quali le eventuali ricadute economiche. Su tutto questo evidentemente ancora non è stata fatta sufficiente chiarezza.