Gli affari degli anni d’oro, ormai, sono un lontano ricordo quando le terme si riempivano di turisti da ogni parte d’Italia e dall’estero, le presenze superavano un milione l’anno, gli hotel non avevano difficoltà e l’acqua che favorisce l’espulsione dei calcoli renali viaggiava forte sul mercato nazionale e internazionale. Oggi a Fiuggi, secondo polo ricettivo del Lazio dopo Roma, i turisti sono molti di meno ( poco più di un terzo) e la crisi morde. I bilanci di molte aziende alberghiere si sono indeboliti, gli utili di qualche tempo fa non si vedono più e le troppe tasse, a sentire gli imprenditori del settore, sono come un cappio al collo, a cominciare dall’odiata Imu, che costringe i proprietari degli hotel a sborsare anche ventimila euro l’anno. Che cosa fare, allora? Affidarsi ai coreani che con l’acquisto dell’Hotel Ariston inaugureranno la nuova gestione il 21 marzo prossimo. Quest’ultima è’ già la terza struttura alberghiera che finisce in mano agli asiatici che tenteranno così di ritirare su il turismo a Fiuggi.