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Ennesima truffa del finto incidente ad un’anziana signora: arrestati dalla Polizia di Stato i truffatori e recuperata la refurtiva

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Nei giorni scorsi gli agenti della Sottosezione Polizia Stradale di Cassino, procedevano al controllo di un’autovettura Fiat Panda con due persone a bordo. L’atteggiamento nervoso ed i numerosi precedenti di polizia insospettivano gli operatori, tanto da decidere di effettuare un controllo più accurato.

L’intuizione rivelatasi giusta permetteva di rinvenire, all’interno dell’autovettura, un involucro contenente numerosi monili in oro, nascosto in una confezione di patatine, oltre ad una somma di denaro pari a 1.450 euro che i due avevano addosso.

La meticolosa attività d’indagine condotta dai poliziotti, consentiva di scoprire l’ennesimo raggiro nei confronti di un’anziana signora residente a Forlì ed assicurare i due truffatori alla giustizia.

Anche questa volta la vittima riceveva una telefonata da un uomo che si presentava come un maresciallo dei carabinieri e che la informava che il figlio aveva investito una bambina di 12/13 anni, mentre si trovava alla guida della sua automobile con il telefono in mano: la piccola dopo l’impatto si trovava in ospedale in “codice rosso”. L’unico modo per evitare che il figlio finisse in carcere era versare un importo di 3.800 euro, con la pretesa di una maggiorazione del 20% se la somma non fosse stata subito versata.

Di lì a poco si presentava presso l’abitazione della signora, un uomo delegato a ritirare i soldi, che, convincendola dell’urgenza, si faceva consegnare un sacchetto contenente monili in oro. Non disponendo di denaro contante in casa, la poveretta si apprestava ad effettuare quattro prelievi da 250 euro cadauno e consegnare i primi 1.000 euro.

Intanto il sedicente carabiniere la ricontattava per informarla che le condizioni della bambina erano peggiorate e si era resa necessaria una trasfusione, chiedendo ulteriori 1.000 euro. La povera signora, in preda al panico ed all’agitazione, effettuava altri due prelievi da 250 euro l’uno e, appena tornata a casa, li consegnava al ragazzo che era rimasto ad attenderla.

Spesso la notizia di un grave incidente che vede coinvolti i nostri cari fa perdere autocontrollo e la lucidità, ma la Polizia di Stato richiama l’attenzione su questa tecnica del finto incidente, diffidando nel credere a chi intima la consegna di gioielli o denaro in cambio della risoluzione di una vicenda giudiziaria.