Simpatico, irriverente, pungente. Accetta anche la critica, spiegando che “sì, è un po’ vero che faccio satira essendo allo stesso tempo schierato”. Tonino Colella, anche noto su Facebook come “Vent aquilon”. Sosterrà il candidato civico Enrico Pavia. Lo abbiamo intervistato.
Tonino Colella o Vento aquilone? Come nasce questa idea?
“Alatri ha come simbolo religioso a cui noi tutti siamo devoti, il nostro amato S.Sisto.
Ne ha un altro, chiamiamolo così, metereologico che è ‘Gli vent aquilon’.
Frequentando i social e leggendo le varie lamentele, fantasie, rabbia non solo mie (e di questo tutti devono darmi atto che ho
sempre punzecchiato e anche lodato se era il caso, le varie amministrazioni succedutesi dall’avvento del social) ho pensato
di creare questo gruppo e mi è venuto naturale rivolgermi al vento aquilone per confidare i vari pensieri. Gli vent aquilone è un amico ma perde la pazienza anche con me e qualche volta mi censura. Il social è un mezzo immediato e i post, se ci pensiamo, sono come folate di vento che creano uno scompiglio immediato ma poi tutto, quasi sempre, finisce lì. Ma qualcosa nelle nostre coscienze rimane. L’aver questo gruppo messo a conoscenza la cittadinanza di retroscena, inganni, giochi di potere locali e non è un orgoglio per me e credo sia anche un contributo affinché la cittadinanza non sia all’oscuro, cercando di essere obiettivi”.
Può prevedere anche il Futuro? Allora ci parli delle elezioni. Come arriveremo alla data del voto, saranno tutti confermati gli schieramenti in campo e soprattutto i candidati?
“Come sa, gli indovini vedono cose lontane ma perdono la vista quando la realtà si avvicina. Quindi non saprei risponderle, però mi pare che dopo tanti giri oggi siamo quasi al punto da cui siamo partiti qualche mese fa”.
Qualcuno dice, in riferimento al Vento Aquilone: “chi fa satira non può essere poi un candidato schierato, troppo semplice parlare solo degli altri”. Vuole rispondere?
“Si, capisco la critica che è un po’ vera. Però domani potrà capitare che il mio amico vento aquilone se la prenda con qualche amico mio, ma a fin di bene come fa oggi”.
Quindi sarà in campo con il polo civico. Ce lo descrivi?
“Per dirlo in modo semplice, il Polo Civico è un incontro tra persone e movimenti che vanno nella stessa direzione e vogliono raggiungere gli stessi obiettivi per il bene della nostra comunità. Posso dire che queste persone hanno tutte una loro storia di impegno e possono perciò essere credibili in quello che affermano. Io in questa compagnia mi trovo a mio agio perché ho trovato persone a me affini a prescindere e spero che anche loro si trovino bene con me”.
Un gruppo affiatato, quindi.
“Da ex iscritto del PD, ho visto e come abbiamo potuto verificare dalle dichiarazioni di consiglieri e assessori esautorati, in questa amministrazione non c’è collegialità e tutto si decide fra quattro mura. Personalmente, forse non capirò molto di politica ma capisco avendo
vissuto varie esperienze, che senza il gruppo non si va avanti. Questo i maggiorenti locali lo hanno dimenticato e hanno preferito coltivare il proprio orticello personale. Mi dicono che ho il dente avvelenato con loro e forse è anche vero perché il partito che dovrebbe rispecchiare i miei ideali di fatto non li rispecchia ma, ho criticato anche la destra che ostinatamente continua con il metodo della vecchia DC ossia, se qualche cittadino si lamenta per le sterpaglie, per una buca, per un problema, immediatamente il Consigliere di riferimento appare come fosse sceso dal cielo, risolve il problema e pubblica su fb o i giornali”.
E invece, qual è la visione del Vento aquilone?
“Come ho scritto in un post, è ora di pensare al futuro. I lampioni, le sterpaglie, le buche, certo sono importanti ma una amministrazione seria li considera come normale manutenzione. Ecco, con i miei compagni di viaggio, faremo si che finalmente si guardi in prospettiva. Che finalmente ci si occupi dei grandissimi problemi che ci attanagliano. Che finalmente si dia spazio ed opportunità ai giovani e non solo una tantum o per farsi belli. Infine e concludo perché ho paura di essere stato troppo prolisso, lavoreremo come mai sino ad ora ad un piano turistico che coinvolga non solo le attività commerciali ma anche le Associazioni ed i Comitati”.
E che fa, ci lascia senza un proverbio?
“Assolutamente no. ‘I com dici gli vent aquilon, ammèra ca appuzzutat ben la matita’”.
RIC. STR.