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Domenica 25 ottobre si passerà dall’ora legale a quella solare, precisamente il cambio avverrà nella notte tra sabato 24 e domenica 25 ottobre

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L’orologio andrà spostato indietro di sessanta minuti, cosa significa questo e quali effetti avrà sulla salute? Il prossimo fine settimana si sposteranno le lancette indietro di un’ora e si dormirà per una notte un’ora in più. Fino alla prossima primavera però si dovrà fare i conti con meno luce, i pomeriggi saranno bui un’ora prima.


 

Questo passaggio da un’ora all’altra cosa comporta per la salute? Stando al Codacons, la stragrande maggioranza della popolazione non vorrebbe affatto cambiare l’orario e resterebbe volentieri con l’attuale ora legale. Moltissime persone accusano, infatti, effetti indesiderati sulla salute determinati dal passaggio da un’ora all’altra, primo su tutti viene accusato da molti l’effetto jet lag, detto anche ‘sindrome da fuso orario’. Questo effetto dura mediamente una settimana ed incide sull’umore in modo piuttosto significativo: si tratta di una sindrome che colpisce generalmente i viaggiatori.

Il cambio dell’ora può provocare inoltre stress, inappetenza, stanchezza generalizzata, grossi problemi nella concentrazione e sull’umore. Gli effetti sulla salute sono chiaramente sono molto soggettivi, per la maggior parte della popolazione il cambio dell’ora non comporterà nulla. Per altri invece i disturbi sono evidenti. Questa affezione rientra nel Disturbo Affettivo Stagionale (SAD), una patologia caratterizzata da episodi depressivi che si ripetono ogni anno seguendo la ciclicità delle stagioni.

Recentemente i ricercatori dell’Università di Copenhagen, guidati dalla dott.ssa Brenda Mc Mahon, hanno presentato i dati di uno studio in cui è stata confermata un’alterazione a carico della serotonina, l’ormone responsabile del nostro buonumore, che tende a variare in funzione delle stagioni e delle ore di luce. Per fortuna questa patologia è relativamente poco frequente. Più spesso (c’è chi parla di 1 su 4) ci sono persone, donne soprattutto, che sono afflitte da una condizione malinconica transitoria, un disturbo dell’umore. La sintomatologia comporta:

  • ansia
  • disturbi del sonno
  • irritabilità, agitazione
  • cambi di peso
  • inappetenza
  • appetito verso i dolci (o carboidrati in genere)
  • disturbi del desiderio sessuale.

La depressione stagionale vera e propria non può essere curata con metodi lampo e fai da te. E’ necessario rivolgersi ad uno specialista, psicologo o psichiatra, per poter valutare la necessità di un percorso terapeutico da affiancare eventualmente ad una cura farmacologica. Non sono da sottovalutare infatti i rischi che la depressione possa indurre ad un abuso di sostanze, di alcool o a condotte auto-lesive.

Quando i sintomi non sono importanti ma si vuole fare qualcosa per migliorare lo stato d’animo si può cercare di ripristinare i fisiologici livelli di serotonina seguendo qualche semplice consiglio:

 fare moderata attività fisica

  • stare all’aperto
  • seguire un’alimentazione variata ed equilibrata

Nel caso ciò non bastasse potrebbe risultare utile chiedere al medico o farmacista l’opportunità di assumere un integratore alimentare a base di Griffonia (utile a mantenere il fisiologico tono dell’umore, favorire il rilassamento, utile a conseguire il sonno ed il benessere mentale) associato all’eleuterococco (che ha un’azione tonica-adattogena). (http://www.uppharma.it/portfolio/timonorm/)