HOMEPAGE CRONACA Diario di Giorni di ordinaria Epidemia – Giorno 30

Diario di Giorni di ordinaria Epidemia – Giorno 30

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 Oggi hanno detto che serviranno 2 anni per tornare al Pil precedente all’epidemia. E non oso pensare a quante sedute dalle estetiste .che nel frattempo stanno installando dei container fuori dai loro negozi. Non scoraggiamoci, cantiamo, cuciniamo, chi ha fede preghi. Io ad esempio mangio, mangio di continuo tanto che la mia è più una quarantenia. Le notizie che ci arrivano sono abbastanza confortanti anche se il segnale che ne siamo usciti davvero sarà quando non vedremo più Burioni da Fazio. In questi giorni ho scoperto tante cose, una di queste è che non è poi così difficile lavorare al tombolo. La mia vena artistica sta esplodendo giorno dopo giorno tanto che ho deciso di partecipare ad un concorso di poesia. Infatti in questi giorni di reclusione forzata, risvegliarmi al canto degli augelli nella stagione che cede alla vaghezza mi ha fatto sentire tanto d’Annunzio. Allora, visto che ormai lo fanno tutti, ho scritto anch’io un poemetto sul virus con lo scopo di farlo sentire in colpa per tutti i problemi che ci sta causando. S’intitola Virus. Non dovrei renderlo pubblico ma voglio regalarvi questa perla. Recita così: Virus Virus / Hai infettato tutto il mondo / Dal ragazzo al vecchio nonno / E se uno ha la tosse deve stare in zone rosse / Virus Virus cattivone / Tu allontani le persone / Che se stai sotto al metro / Quello dice “vade retro”. Si può anche declamare con una qualsiasi base musicale di Jovanotti. Questo è il risultato del mio 30esimo giorno di quarantena. Essere artisti ai tempi del Covid…

M.L.