Siamo di fronte a una morte tragica, quella del giovane Thomas Bricca, freddato la sera del 30 gennaio da un colpo di pistola alla testa per uno scambio di persona, in via Liberio ad Alatri.
Gli inquirenti stanno lavorando giorno e notte per individuare gli assassini e i mandanti: visionando le registrazioni video con minuziosa professionalità, interrogando tutti i presenti in quella maledetta sera, aspettando risultati che solo l’alta tecnologia può donare: quella del Ris e dei computer per visualizzare nitidamente le immagini registrate.
Tutto ciò per la famiglia, gli amici di Thomas e la città, che non riescono più a contenere la rabbia e il dolore per la perdita del loro congiunto ed amico, a più di un mese dall’agguato mortale. Chiedono fatti concreti e a breve.
Col rispetto dovuto agli inquirenti, che si trovano dinanzi un rebus apparentemente senza soluzioni concrete, costellato da infiniti indizi, che ancora non trovano riscontri probanti a fronte di un prossimo dibattimento processuale, la verità sembra non lontana.
C’è bisogno di unità di intenti e la città è dalla parte di entrambi: inquirenti e familiari stanno dando il massimo, con rispetto e dovuta sete di giustizia.
Patrizio Minnucci