Si omogenizza il bilancio dei nuovi contagi da coronavirus rilevati nel potenziale cluster della Città Bianca di Veroli e, contestualmente, l’amministrazione comunale viene in soccorso della clinica e dona 200 mascherine: dopo i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore a carico di personale e congiunti che erano entrati in contatto con i 13 nuovi positivi rilevati nel centro sanitario, il numero delle persone che ad oggi hanno contratto il virus di Covid 19 sarebbe salito a 16 unità. Includendo le 8 positività pregresse, 3 delle quali sempre alla clinica Ini e cinque sparse nel territorio ernico, Veroli ad oggi ha 24 contagiati censiti per canali ufficiali, cioè segnalati alla Asl e del cui stato è messa al corrente l’amministrazione, che riferisce per mezzo del Sindaco Simone Cretaro secondo norme di privacy assolute. A dire il vero, nel caso degli ultimi contagi verificatisi all’interno di Città Bianca, a fare fede sono solo le notule Asl, con quella odierna che non dà menzione specifica dello stato dell’arte alla clinica Ini ma che depreca genericamente e senza alcun richiamo specifico alcuni protocolli di ricovero riconducibili alle rsa private, né ci sono ancora note ufficiali dell’amministrazione. Tutto questo fa pensare ad una situazione in divenire, in cui c’è ancora necessità di tempo e di canali comunicativi che attendano la fine delle campionature con il tampone nella loro interezza all’interno della struttura di via Foiano. Partendo dall’assunto empirico che fra i degenti risultati finora positivi non vi siano residenti a Veroli, è evidente come almeno nel caso della loro tracciatura epidemiologica, escludendo il personale locale, la ricerca di nuove positività conduca principalmente al di fuori del territorio ernico. Città Bianca, come risulta dal comunicato della Asl di Frosinone, risulta ancora posta in isolamento, con nuove e meticolose verifiche e con il bisogno dei sanitari, certificato dalla nota diramata ieri, di poter accedere a maggiori quantitativi di materiale di contenimento. Nel frattempo però una prima risposta si è concretizzata in queste ore nella decisione del sindaco Cretaro di far dono alla clinica Città Bianca, a nome dell’intera amministrazione comunale di Piazza Mazzoli ,di 200 mascherine, oggetto di richieste pressanti da parte dei vertici della Rsa già nella nota di ieri sera. Lo spiega una nota del gruppo Ini: “Sono state consegnate oggi 200 mascherine FFP2 alla struttura sanitaria privata accredita al SSN di Città Bianca di Veroli. Una donazione proveniente dal Primo Cittadino, Simone Cretaro, nata come gesto spontaneo. Il sindaco ha inoltre promesso di donare altri quantitativi non appena sarà possibile. Un’iniziativa significativa, che il Gruppo dell’Istituto Neurotraumatologico Italiano apprezza molto e non può esimersi dal ringraziare pubblicamente il Sindaco di Veroli in un momento così drammatico per tutti e la popolazione da lui bene rappresentata. Si tratta di una goccia nel mare dei bisogni e necessità urgenti della Clinica. Che sta lottando – come già segnalato – per reperire sul mercato tutte le forniture possibili per mettere in sicurezza tutti gli operatori sanitari e i pazienti come previsto dal decreto per l’emergenza Covid-19”. Dal canale ufficiale amministrativo la nota del primo cittadino di Veroli che esorta la popolazione, chi ne avesse le possibilità, a seguire l’esempio: “Cari Concittadini, Vi informo che, oggi pomeriggio, il Comune di Veroli ha donato 200 mascherine alla Casa di Cura Ini-Città Bianca. Avremmo voluto fare di più, ma sono tante le difficoltà nel reperire i dispositivi adeguati, con fornitori sommersi da richieste che non riescono a soddisfare. Si tratta di un piccolo gesto in risposta alla richiesta di aiuto che la struttura aveva lanciato nelle ultime ore per il reperimento di dispositivi di protezione per il personale. È stata una scelta, condivisa da tutta l’amministrazione, diretta a sostenere, in un momento molto difficile, il personale sanitario, che, nel caso di Ini-Città Bianca, si sta occupando anche dei nostri anziani. Sono loro, infatti, che soffrono più di tutti questo maledetto virus, sia in termini di rischio sanitario che in termini di aumento della solitudine. Altri Enti hanno deciso di donare le mascherine ai cittadini, che, è opportuno ricordarlo, devono continuare a stare a casa, dove non hanno certamente bisogno di tali protezioni. Noi abbiamo preferito farlo nei confronti di chi ha più bisogno. Questo è il senso della comunità: aiutarsi a vicenda nei momenti di difficoltà. Chiediamo a tutti i soggetti che hanno la disponibilità di tali dispositivi di donarli alle strutture sanitarie, alle case di riposo per anziani, insomma a tutte quelle persone che ne hanno veramente bisogno. E se ve ne rimarrà ancora qualcuno, potete donarli anche al Comune, che provvederà a consegnarli a quei nostri Concittadini più fragili. In questi giorni sono stati tanti i gesti e le azioni di solidarietà che hanno interessato il nostro Comune, e di questo ringrazio tutti.La lotta al coronavirus passa anche attraverso questi gesti piccoli, ma di grande solidarietà. Grazie a tutti
Monia Lauroni