Veroli piange la morte dell’abate di Casamari, risultato positivo a Covid 19 quasi un mese fa. Il 74enne padre Eugenio Romagnuolo si è arreso oggi pomeriggio. Era risultato positivo all’acido nucleico del coronavirus lo scorso 14 marzo e, in virtù dell’esito del tampone, era stato trasferito, paucosintomatico ma in aggravamento progressivo, all’ospedale Spaziani di Frosinone. Nel nosocomio del capoluogo però le sue condizioni si erano ulteriormente aggravate e, a partire dal 17 marzo scorso, i bollettini periodici della terapia intensiva descrivevano sempre una situazione definita “seria ma stabile”. Situazione che deve esser precipitata nelle ultime ore, quando è trapelata la triste notizia della morte di Padre Romagnuolo. La comunità verolana, che sta apprendendo in questi minuti della morte dell’abate, si sta stringendo idealmente intorno all’intera comunità monastica e sacerdotale della città ernica, colta dalla notizia nel mezzo delle celebrazioni delle liturgie serali on line. Con padre Eugenio i morti per Covid a Veroli salgono a due, prima di lui era venuto a mancare un 94enne ricoverato presso la clinica Città Bianca.
Monia Lauroni