HOMEPAGE CRONACA Coronavirus – Premier Conte: “Escludo la vaccinazione obbligatoria”

Coronavirus – Premier Conte: “Escludo la vaccinazione obbligatoria”

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Conferenza stampa di fine anno per il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che fa il punto sull’Italia ai tempi della pandemia di Coronavirus, con la speranza di un 2021 migliore. Tra gli argomenti più caldi, c’è quello della vaccinazione, appena iniziata nel nostro Paese: “Farei subito il vaccino, ma rispetterò l’ordine di priorità – spiega Conte – ci sono tutte le premesse affinché l’Italia si possa dimostrare all’altezza di questa grande sfida, sarà un piano vaccinale senza precedenti“. Per vaccinare tutta la popolazione italiana servirà tempo: “In primavera inoltrata, non credo prima di aprile, dovremmo completare la fase 1 del piano vaccinale, quando avremo raggiunto 10 milioni di vaccinati” chiarisce il capo del governo. Poi precisa: “Escludiamo la vaccinazione obbligatoria, ma contiamo di raggiungere una buona percentuale di popolazione anche su base facoltativa“. Sulla problematica no-vax, Conte preferisce usare il dialogo: “Chiedo a tutti uno sforzo, mettiamo una parte le ideologie e le reazione emotive, compiamo un atto di solidarietà verso tutta la comunità nazionale, sottoponiamoci al vaccino“.

La fine della pandemia non è ancora dietro l’angolo però: “Non ho detto che completata la prima fase risolveremo i problemi – precisa Conte – ho detto che 10-15 milioni vaccinati ad aprile avremo un primo impatto, non l’immunità di gregge. Potremo ancora, durante l’estate, non aver risolto il problema. Guardando all’esperienza vissuta nel periodo estivo la curva tende ad abbassarsi. Confidiamo che, man mano che il piano vaccinale va avanti, potremo far correre l’economia e non comprimere la vita sociale dei cittadini“. Non si può escludere, inoltre, una terza ondata di pandemia di Coronavirus: “Se riusciamo a coordinare le azioni anche a livello europeo siamo tutti più forti e tutti più resilienti – dice in tal proposito Conte – la potenziale terza ondata la affronteremo con le nostre misure. Dobbiamo solo capire se queste varianti, che hanno un tasso di contagiosità più elevato, ci richiederanno l’aggiustamento delle nostre misure“.