Sobrietà ed emozioni. Tutte concentrate in un’ora, nella Guest Area dello stadio ‘Benito Stirpe-Psc Arena’ dove il sindaco di Frosinone, dottor Riccardo Mastrangeli, accompagnato per l’occasione da una ampia rappresentanza di consiglieri comunali e dalla Giunta al completo riunitisi per la delibera poco prima nell’Aula consiliare, ha insignito della cittadinanza onoraria l’allenatore Fabio Grosso, lo staff tecnico, tutti i giocatori della rosa e i componenti del Cda del Club.
Presente il presidente Maurizio Stirpe a sua volta insignito dell’attestato di Alta Benemerenza che, dopo i saluti portati dal Primo cittadino, ha voluto ringraziare con un breve, articolato e toccante discorso.
Scelta così la strada del ricevimento privato per la consegna dei riconoscimenti soprattutto per ‘dribblare’ gli eventi atmosferici che non si annunciavano favorevoli per la serata. A presentare la ‘vetrina’ Mary Segneri (“Il maltempo ci ha portato via la festa prevista, in altre parti d’Italia ha portato via ben altro…” ha detto prima di presentare la consegna delle cittadinanze onorarie, ndr) e Paolo Colasanti.
“Tutto il consiglio Comunale – ha detto il sindaco Mastrangeli – per alzata di mano ha voluto tributare alla dirigenza e a questa meravigliosa squadra la cittadinanza onoraria, che è la massima onorificenza per la nostra città. Il mio pensiero va a tutti i consiglieri comunali e gli assessori che hanno voluto tradurre in realizzazione e conferire tutti insieme questa cittadinanza onoraria”.
Sono stati chiamati – dopo la lettura da parte del dottor Mastrangeli della formula di rito – tutti gli ‘insigniti’ che, rapidamente davanti ai cronisti, telecamere ed ai presenti, hanno posato per la foto rito con la pergamena consegnata dalle mani del Sindaco. Applausi e cori per tutti, standing ovation immancabile per Turati, gli attaccanti, Lucioni e Grosso per il gran finale.
C’è stato quindi l’intervento del presidente Maurizio Stirpe, al quale il sindaco ha consegnato l’attestato di Alta Benemerenza della città di Frosinone, anche questo riconoscimento accompagnato da una formula molto particolare e significativa dell’impegno profuso per dare ulteriore lustro alla città di Frosinone.
Il Presidente ha voluto quindi ripercorrere le tappe della stagione: “Mi preme ringraziare tutti voi, a cominciare dal Sindaco e quanti ci sono stati vicini. Il modo migliore per onorare l’impresa, una grande impresa sportiva sottolineo, sia quella di ricordare qualche passaggio di questa stagione dalla quale è possibile rendersi conto che la scansione dei momenti fa comprendere bene la mentalità con la quale l’abbiamo voluta affrontare. Questa – ha proseguito Stirpe nel suo intervento – è la squadra con cui ho parlato meno, non c’è stato bisogno di farlo. E la voglio ricordare attraverso le poche volte che a livello collettivo ho avuto la possibilità di fare un ragionamento con tutti loro”.
IL DIVERTIMENTO PRIMA DI OGNI COSA – “All’inizio l’unica cosa che ho chiesto era di divertirsi e far divertire la gente, l’aspetto fondamentale a mio parere. La cultura del calcio non può basarsi sul solo risultato come spesso leggo dagli Organi di informazione. Ai ragazzi ho chiesto: per me, come più volte detto in passato, sarebbe stato importante il modo di raggiungere il risultato. Non esiste la cultura del risultato ad ogni costo. I ragazzi hanno interpretato bene questo messaggio perché non solo si divertivano ma facevano divertire la gente. Abbiamo un esempio, le ultime tre gare di campionato. Malgrado che il risultato fosse stato già acquisito, malgrado ci fosse annidata la possibilità di andare incontro a brutte figure, questi ragazzi hanno fatto 3 prestazioni eccellenti, compresa quella di ieri sera (a Terni, ndr). Questo è il messaggio che bisogna prendere da questa stagione sportiva”.
LA SECONDA SVOLTA A NATALE 2022 – “La seconda volta che ho avuto modo di parlare con la squadra è stata alla cena di Natale. Dissi che la direzione che era stata intrapresa era quella giusta, senza gravare il gruppo di pressioni anche poco funzionali all’ottenimento dei risultati che si intravedevano. In quella circostanza tutta la Società è stata capace di fare un salto di qualità importante malgrado ci fossero obiettivi a portata di mano, e che potevamo proseguire a cullare nuove ambizioni. Nessuno di noi ha messo pressione ai ragazzi. Attorno a loro è stata creata una cortina di ferro necessaria quando c’è un gruppo giovane come questo”.
PRIMA DELLA REGGINA, CON IL DOLORE NEL CUORE – “La terza volta che ho parlato con loro è stata la sera prima della partita con la Reggina (si commuove il Presidente) e li ho ringraziati a prescindere da quello che sarebbero stati capaci di fare perché era giusto anche in un momento di grande sofferenza (il 27 aprile c’era stata la scomparsa improvvisa dell’ingegner Curzio Stirpe, fratello del Presidente, legatissimo a lui e alla sorella Patrizia) essere vicini a loro. E, nell’ordine, l’ultima volta che ci parlo è stasera, in questo momento”.
“A me hanno dato una grandissima gioia come l’hanno data a tutti i presenti e ai tifosi. Sono stati capaci di fare un’impresa che rimarrà scolpita nella storia del nostro Club ma soprattutto è un’impresa che rimarrà scolpita nei numeri raggiunti. E torno a quanto ho detto all’inizio: non è come si raggiunge il risultato ma il modo in cui si va ad ottenere. Questi ragazzi si sono divertiti, hanno fatto divertire ed innamorare la gente e hanno onorato il nostro territorio portandolo a livelli sublimi in tutte le parti del nostro Paese. Tanti, e mai come in questa occasione, ci fanno i complimenti perché siamo diventati un esempio che altri forse farebbero bene a seguire. Vi ringrazio tutti, ringrazio il sindaco Mastrangeli per questa bellissima opportunità che ci hanno dato”.
Ufficio Stampa Frosinone Calcio