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‘CITTA’ CHE LEGGE’, ANCORA UNA VOLTA IL MINISTERO INCORONA VEROLI LUOGO DI CULTURA

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 Per il biennio 2020/2021 Veroli è una ‘Città che Legge’, lo certifica il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e Turistiche, lo dice già da tempo il dna di un popolo che della cultura e suoi libri ha fatto cardine assoluto. Gli elenchi dei comuni che hanno ottenuto il prestigioso riconoscimento sono on line da pochissimo e Veroli c’è, nella fascia delle comunità con più di 15mila abitanti e meno di 50mila. Non poteva essere altrimenti per la perla ernica, e per due motivi che pur partendo da assunti diversi poi convergono verso uno scenario unico, che è quello per cui a Veroli leggere è importante più che in altre comunità. Da un lato infatti la città ospita una rete bibliotecaria di prima grandezza. Si pensi solo alla biblioteca Giovardiana, uno scrigno di sapienza che dal 1773 custodisce ed offre alle menti golose del mondo opere di assoluto pregio, alla biblioteca dell’abazia di Casamari ed a quella fornitissima, comunale. Dall’altro questo suo battage ‘a prescindere’ rappresenta un vero obbligo a fare meglio e di più. E’ un lascito infatti che viene corroborato da percorsi specifici che incrementano ed incentivano il patrimonio librario cittadino. Come? Con iniziative a tutto tondo che anno dopo anno vedono l’innesto di talee benefiche. Ecco che ad esempio ad iniziative storiche come ‘Incontriamoci a Veroli’ o come quelle che vedono ospiti di prestigio affollare il chiostro di Sant’Agostino se ne sommano altre, tutte a tema, tutte a fare perno sui libri e sulla meravigliosa avventura che costituisce il leggerli e declinare attraverso essi la formazione delle coscienze singole e collettive. Pochi giorni fa il suggello a questa vocazione bibliofila assoluta era stato dato da ‘Superando C’, un flash mob di speranza dopo i giorni bui del Covid con cui gli artisti Pietro Spagnoli ed Ornella Ricca avevano invitato i cittadini a leggere per mezz’ora e a voce bassa un testo scelto da ciascun partecipante. Lo scopo, simbologico ed empirico, era quello di indicare una sorta di via di redenzione, non solo alla prostrazione indotta dalla pandemia, ma anche all’abbrutimento che discende dall’assenza di curiosità, una curiosità che solo un buon libro puo’ appagare. Perché un libro è un viaggio senza biglietto in tutti i posti del mondo che fa scalo nella nostra anima, e non prendere quel volo è un peccato. Talmente un peccato che a Veroli, sapendolo benissimo, tutti, amministrazione, cittadini ed associazioni, hanno operato per mettere ancora una volta la cittadina ernica in casella di eccellenza del ministero.

Monia Lauroni