A 600 anni dell’oltraggio all’Abbazia di Casamari del 1861 l’associazione culturale ‘Le Tre Torri’, in collaborazione con l’amministrazione comunale di Veroli, la Pro Loco e con ‘Ente dei Monti Ernici’, ha organizzato per oggi venerdì 22 gennaio dalle ore 18.30, un evento online. Lo scopo è ripercorrere, alla luce di nuove ricerche storiche ed attraverso una rilettura moderna e multidisciplinare, i fatti che il 22 gennaio 1861, scossero la comunità monastica di Casamari e di conseguenza l’intero territorio verolano. Il monachesimo cristiano, ebbe parte rilevante nella maturazione della coscienza civile e religiosa del popolo ernico e nella sua stessa vita culturale. Ecco, l’Abbazia cistercense di Casamari ne costituisce un esempio particolarmente significativo per diversi aspetti suggestivamente emozionanti. A cominciare dalla splendida architettura gotica in pietra locale e dallo stile austero a rasentare lo scabro, ingentilito dalle coinvolgenti vetrate in lastre di onice a spessore sottile che lasciano filtrare una luce tenue ma intensamente spirituale. Ma nell’Abbazia cistercense ernica, che costituisce monumento nazionale dal 1874, c’è di più. Non solo il bello, ma un’atmosfera mistica implementata da una storia sofferta e per vari aspetti unica. Dopo essere stata monastero trappista durante il Pontificato di Clemente XI fu oggetto di un attacco proditorio il 13 maggio 1799 ad opera di un distaccamento delle milizie francesi che si ritiravano da Napoli dopo il crollo della Repubblica Partenopea ed il fallimento della loro partecipazione in aiuto dei rivoluzionari. Diversi monaci fuggirono nei boschi, sei di loro restarono nel monastero e ‘testimoniarono la loro fede nell’Eucarestia’ rimanendo uccisi a colpi di baionetta o di sciabola nell’atto di difendere le pissidi e di impedire la profanazione delle particole consacrate. Questo eccidio, da poco riconosciuto dalla Chiesa come martirio, ha distolto per molto tempo l’attenzione su quanto accaduto il 22 gennaio 1861, quando l’abbazia fu protagonista di un nuovo attacco, stavolta da parte delle forze piemontesi. Un distaccamento agli ordini del Generale Maurizio De Sonnaz, futuro aiutante di campo di Vittorio Emanuele II, futuro senatore e massone, penetrò in territorio pontificio. Lo fece col fine trattico di inseguire un forte contingente di ‘briganti’ e mettendo a ferro e fuoco la cittadina di Boville Ernica. Tutto questo nel corso di un’azione che coinvolse anche Casamari, nonostante la disponibilità con cui l’Abate Michelangelo Gallucci accolse gli invasori, nel vano tentativo di indurli alla ragione e di convincerli che il monastero non poteva essere un covo di fuorilegge, come costoro temevano. Viene oggi difficile da pensare che quei monaci, luce del cristianesimo monacale potesse nascondere munizioni, polvere, armi e ‘briganti’. Nella circostanza l’abbazia di Casamari venne data alle fiamme, saccheggiata, vennero danneggiati statue e crocifissi, rubati paramenti sacri, oggetti preziosi e pissidi, profanate le ostie. Non bisogna dimenticare infatti che fra le truppe piemontesi serpeggiava forte quel ‘giacobinismo primordiale’ che, nella percezione delle fasce sociali più basse da cui il Regno coscriveva fanti, era una sorta di ‘azione legittima’, o di violenza puntellata da un’etica di popolo ormai difficile da debellare. Non si registrarono morti tra i monaci che con grande fede e spirito di sacrificio iniziarono da subito a riparare i danni subiti, sostenuti anche concretamente dall’allora Papa Pio IX. Una pagina di storia da conoscere per conservarne la memoria e trarne orgoglio e forza in uno dei momenti più bui degli ultimi anni. L’evento, moderato da Maria Scerrato, si aprirà con i saluti della consigliera ernica delegata alla cultura Francesca Cerquozzi e Gianluca Scaccia Presidente della Pro Loco di Veroli. Interverranno lo storico, giornalista e presidente dell’associazione culturale Le Tre Torri’ Fernando Riccardi; la guida turistica Beatrice Cretaro e Simone Rinaldi, guida ambientale escursionistica. L’evento è visibile sul canale Youtube e sulla pagina facebook de ‘Le Tre Torri’ all’indirizzo https://www.facebook.com/le3torri/.
Monia Lauroni