Parole forti del vescovo Antonazzo durante l’omelia dell’insediamento del nuovo parroco in San Giovanni Battista a Cassino.
Così si è espresso dall’altare:
“Il parroco non è titolare di un’azienda o di un’impresa, non ‘possiede’ la comunità da padrone, ma la serve per far sentire a chiunque la concreta paternità di Dio.
La parrocchia non è un sindacato, non è una ONG, non è una associazione di volontariato dove tutto inizia e finisce, quando va bene nella risposta ai bisogni materiali delle persone. La parrocchia è una scuola di Fede, è scuola di preghiera. E’ un cenacolo dell’esperienza viva di Gesù risorto, per poi diventare un ‘alveare’ della carità verso i poveri.
So molto bene che il più delle volte è necessario rispondere ai bisogni più immediati, per poi orientare e aprire il cammino dell’uomo ai segni della Fede.
Emergono nuove forme pseudo-religiose, di stampo idolatrico, che esaltano la pretesa di potenziare la condizione umana senza Dio. Il sacerdote è un educatore di Fede”.
Parole che rimarcano le direttive di Papa Francesco.