A sentirlo parlare già ti rendi conto che sei di fronte ad uomo di calcio di grande personalità. Un vincente. Alessandro Nesta si è presentato così nel suo primo giorno ufficiale da nuovo allenatore del Frosinone Calcio. Camicia bianca e pantalone nero e una grande voglia di mettersi però subito una maglia di allenamento del Frosinone perchè lui è un uomo nato per stare sul campo. “Io sono un competitivo di natura, nel periodo in cui ero a Miami mi mancava il campo, l’adrenalina. Mi getto in questa nuova avventura con entusiasmo e voglia perchè il Frosinone mi ha cercato con insistenza e questa al momento per me è la società migliore in cui posso stare. E’ il top. Il presidente Stirpe mi ha detto: “fai quello che sai fare”. Il primo obiettivo sarà quello di riportare entusiasmo attraverso una squadra che dovrà dimostrarsi forte e combattiva perchè la serie B è un campionato che richiede umiltà, tanto lavoro e zero presunzione. Faremo una squadra competitiva e adatta al mio modo di fare calcio. A Frosinone non si possono fare campionati anonimi, qui bisogna fare qualcosa di importante e io sono qui per questo.” A chi gli chiede poi a quali allenatori che ha avuto si ispira, Nesta risponde perentorio: “Io ho il mio modo di fare calcio, non mi piace copiare nessuno, ma è chiaro che Zeman, Ancelotti ed Eriksson mi hanno insegnato molto. In particolar modo Ancelotti nella gestione del gruppo. Le squadre devono “buttarsi nel fuoco” per il proprio allenatore questo è un concetto importante per me. La mentalità e gli allenamenti a certi ritmi sono importanti. Io sono un rompiscatole e pretendo sempre il massimo dai miei calciatori. Quello che vivremo sarà un anno non scontato dove ogni punto sarà sudato.”
Idee chiare, personalità, voglia di primeggiare, quello che ci voleva in questo momento nell’ambiente calcistico di Frosinone. Benvenuto mister Nesta.
Massimo Papitto
