La retrocessione in B dello scorso campionato non aveva lasciato chance al Frosinone di confermare in rosa Andrea Pinamonti, uno dei più brillanti e positivi della stagione comunque non positiva della squadra canarina.
Lo scorso campionato infatti per Pinamonti era stato quello dell’esplosione: della vetrina importante che finalmente si apriva, dei primi gol in serie A e dei primi occhi addosso degli osservatori anche dei grandi club oltre che dell’Inter sempre proprietaria del suo cartellino. I gol col Frosinone belli e spesso decisivi (da ricordare il primo in A sul campo della Spal e il bolide all’incrocio dei pali che sancì l’1-1 tra il Frosinone e la Fiorentina) gli erano valsi anche la chiamata per il mondiale under 20 con l’Italia e dove nell’undici di Nicolato si era messo in luce, da capitano, con prestazioni eccellenti e gol.
Dopo il mondiale infatti nell’estate bellissima di Pinamonti arrivò la chiamata del Genoa in A, una società storica per poter mettersi in luce nuovamente nella massima serie. L’addio al Frosinone fu così… veloce e senza tanti rimpianti visto che comunque i canarini si sarebbero confrontati con il campionato di B, campionato che oramai al gioiello scuola Inter risultava stretto. Al Genoa poi anche l’inizio è col botto, gol alla Roma alla prima giornata ma poi di colpo l’eclissi. Un altro gol a Parma, una doppietta in Coppa Italia all’Ascoli e tante partite senza gol tanto che ora la società di Preziosi sta cercando di piazzarlo sul mercato viste le sue deludenti prestazioni.
Il talento del ragazzo non è in discussione, semmai è in discussione la tenuta caratteriale e la fame che a certi livelli fa la differenza. Il Pinamonti di Frosinone aveva dimostrato di avere voglia di arrivare, quello di Genoa invece si è sentito molto probabilmente un pò appagato e questo spiega più di qualunque altra cosa forse il perchè il ragazzo che sembrava un predestinato ora sta vivendo invece un momento di grande difficoltà.
Articolo a cura di Massimo Papitto