HOMEPAGE PRIMO PIANO Calcio – L’ex Frosinone Salvatore Bocchetti si ritira dal calcio giocato

Calcio – L’ex Frosinone Salvatore Bocchetti si ritira dal calcio giocato

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A 34 anni, dopo quindici anni da professionista, per Salvatore Bocchetti è arrivato il momento di dire addio al calcio. E’ stato lo stesso ex difensore del Frosinone (53 partite giocate in B e 4 gol) ad annunciare via Instagram di aver appeso gli scarpini al chiodo, dopo aver realizzato i suoi sogni da calciatore.

Retrocesso in Serie C con la maglia del Pescara la scorsa primavera, Bocchetti ha annunciato il ritiro dal mondo del pallone. Un mondo che gli ha permesso di giocare cinque gare con la Nazionale azzurra, di giocare per Milan e Genoa, di vincere trofei in Russia con la casacca dell’amato Spartak Mosca.

Ben sette annate a Mosca e tre a Kazan con la maglia del Rubin per Bocchetti, che ha di fatto giocato per la maggior parte della sua carriera in Russia, militando comunque anche con Frosinone, Ascoli e Lanciano a inizio carriera, ma anche con il Verona e le già citate Pescara, Genoa e Milan.

Bocchetti ha salutato tutti così:  “Ciao a tutti, oggi è arrivato quel giorno in cui qualsiasi calciatore si augurerebbe non arrivasse mai.. Volevo annunciarvi che la mia carriera da calciatore si chiude qui e cogliere l’occasione per ringraziare tutte le squadre e le persone con cui ho condiviso questi momenti – compagni di squadra, presidenti ,allenatori, dirigenti, dottori, fisioterapisti, magazzinieri, tifosi – porterò tutti gli insegnamenti e le emozioni vissute con voi per sempre nel mio cuore. E’ stato un viaggio straordinario che mi ha permesso di conoscere tantissime persone e di realizzare i sogni che avevo sin da bambino come quello di giocare per squadre importanti ma soprattutto per la nazionale italiana. Ora è arrivato il momento di guardare avanti e raggiungere altri obiettivi! Grazie ancora di tutto”.

Tra l’altro Bocchetti, che in Nazionale maggiore ha giocato tra il 2009 e il 2010, è riuscito a partecipare anche alle Olimpiadi, la competizione più importante per ogni sportivo: a Pechino il cammino della Nazionale di Casiraghi si fermò però contro il Belgio, nei quarti di finale.