Uno dei protagonisti assoluti del ritorno del Frosinone in Serie A è, senza dubbio, Stefano Turati, portiere approdato in prestito dal Sassuolo in grado di portare a casa ben 20 clean sheet fra Serie B e Coppa Italia.
Sulla sua stagione in Ciociaria il portiere milanese ha rilasciato un’intervista ai canali ufficiali del club: “L’estate scorsa, quando arrivai nel ritiro di Fiuggi fui subito accolto nella miglior maniera possibile e quello fu solo l’inizio di un cammino, che poi è stato bellissimo. Il momento in cui abbiamo spiccato il volo in questa stagione, secondo me, fu nella partita giocata all’andata contro il Venezia. Quella gara vinta, ci permise di acquisire delle certezze in più fuori casa. E quel successo per 1-3, ottenuto in trasferta, ci consentì di avere più sicurezza nel resto della stagione. Il ricordo più bello che ho vissuto sotto la Curva Nord, fu il gol realizzato da Borrelli contro la Reggina. Lì mi sono girato ed emozionato tantissimo. Ho iniziato a correre per la gioia e non ci ho capito più nulla. La prima partita che vincemmo in casa, il capo ultrà del Frosinone lanciò il megafono in campo, capitan Lucioni lo raccolse e me lo passò a me. Da quel momento è nato il rito dei cori sotto la Curva, cantati dopo ogni vittoria casalinga”.