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Calcio – Frosinone-Reggiana 1-1, Greco: “Primo tempo inspiegabile. Non riesco ad entrare bene nella testa dei ragazzi”

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Le parole dell’allenatore Leandro Greco dopo il pareggio casalingo contro la Reggiana.

Mister, come si passa da una buona prestazione con il Catanzaro ad una partita come questa dove si vede un’involuzione inaspettata, come se lo spiega?

“Per me il primo tempo è inspiegabile, faccio veramente fatica a comprenderne il motivo. È ovvio sentire la pressione del momento ma non è giustificabile. Non me l’aspettavo e mi sento molto responsabile di quello che è successo. Ovviamente mi tengo di buono la reazione nel secondo tempo. Non riesco a tirare fuori da loro la continuità che serve e mi dispiace per tutto il movimento. Ci manca ancora qualcosa e non riesco ad entrarci in maniera profonda”.

In questa stagione molto difficile, è possibile secondo lei che giocatori come Biraschi e Szyminski non riescano a trovare spazio?

“Per quanto riguarda Szyminski è infortunato. Credo però che se ci soffermiamo a dare giudizio sui singoli sbagliamo. Io non ho preclusioni per nessuno, un esempio può essere Canotto, che è stato fuori a lungo e oggi invece era titolare. Io decido in funzione di ciò che vedo durante la settimana. Il tema per me non è questo”.

Sappiamo che i cicli finiscono. La sconfitta si accetta a testa alta solo se è sicuro che si è dato il massimo. Non si vede però quella rabbia che serve in questi casi, è d’accordo?

Lo capisco e condivido la tua esternazione. Nell’intervallo mi sono fatto sentire con i ragazzi dicendo loro che la prestazione nella prima frazione di gioco non rappresenta il loro vero valore. Ci sono ovviamente delle dinamiche che vanno ad influire sul risultato. Faccio fatica ad accettare il primo tempo giocato perché forse non sono riuscito a trasmettere loro serenità e coraggio”.

Mister, si sta arrendendo?

“Assolutamente no, io ci credo più di prima. Da allenatore vivo un grande dispiacere perché non riesco ad entrare nella loro testa in maniera profonda per fargli capire determinate cose che servono in questi momenti. Oggi dovevamo vincere è chiaro, ci portiamo a casa un punto e soprattutto la reazione finale che è certamente qualcosa di positivo da cui ripartire.

Il cambio di atteggiamento è dipeso anche dall’inserimento di Pecorino?

“Sicuramente mettendo quattro attaccanti siamo stati più aggressivi. Ovviamente non è una questione di modulo. Magari questa scelta ha dato alla squadra più aggressività. C’è altro da cercare e da stimolare, bisogna trovare le chiavi giuste per rimetterci in carreggiata, abbiamo ancora tempo”.