La decisione del Governo di far effettuare le manifestazioni sportive a porte chiuse per tentare di limitare l’epidemia di Coronavirus che ha colpito il nostro paese ha, di fatto, privato le società calcistiche degli incassi derivanti dagli stadi. Una voce che in Serie A ha un perso relativo, ma che in Serie B e Serie C rappresenta una parte importante del bilancio. A questo proposito la redazione di TuttoMercatoWeb.com ha sentito il parere di Maurizio Stirpe, presidente del Frosinone: “Parto da un presupposto ovvero che io ho votato a favore del blocco al campionato. La Serie B è coinvolta marginalmente nei limiti di calendario legarti all’Europeo e alle varie coppe internazionali. La norma che ha sancito le porte chiuse alle manifestazioni sportive appesantisce solo il fronte economico di società, soprattutto nelle serie minori, che non navigano certo nell’oro. Ogni club in questo modo perde gli introiti da stadio e in più dovrà provvedere al risarcimento degli abbonati e di quegli spettatori che avevano già acquistato i biglietti per le prossime gare. In più aggiungo una cosa”.
Prego.
“Le porte chiuse non evitano completamente il diffondersi del contagio perché il rischio per calciatori, dirigenti, arbitri e addetti vari rimane assolutamente intatto”.
Si auspica un aiuto da parte del Governo?
“Quantomeno la sospensione al versamento di tasse e contributi fino al termine del campionato stante una situazione di difficoltà oggettiva”.