Il momento che stiamo vivendo è durissimo, inutile girarci intorno, oramai lo si respira nell’aria, lo si vede da fuori dalla finestra delle nostre case dove siamo costretti a “ripararci” perchè un virus subdolo ci sta costringendo a stravolgere le nostre abitudini e la nostra vita.
Il mondo dello sport e del calcio in particolare non sta facendo di certo eccezione e dopo una prima resistenza si è dovuto arrendere anch’esso al diffondersi del coronavirus. In ciociaria anche il Frosinone si è dovuto fermare nonostante stesso lottando alla grande per un possibile ritorno in serie A. Tra la rosa dei calciatori giallazzurri la terra ciociara ha un rappresentante di livello in Mirko Gori, centrocampista e bandiera della squadra allenata da mister Nesta. Noi della redazione di gente comune gli abbiamo rivolto allora qualche domanda per farci raccontare le sue abitudini in questo momento delicato per tutti noi.
Mirko, ciao… la domanda è scontata: come stai vivendo questi giorni di quarantena in casa? Cosa fai in una tua giornata tipo?
Sono in casa da solo da circa 16 giorni e soltanto oggi ho passato un paio d’ore con mio fratello (Alessandro n.d.r.) perchè lo sto aiutando a recuperare da un brutto infortunio ad un ginocchio con degli esercizi di riabilitazione. Lui si è operato un mese fa. Il resto dei giorni poi lo trascorro allenandomi qui a casa, fortunatamente ho molto spazio nel giardino per poterlo fare. Dopo gli allenamenti sto vedendo molti film, leggo libri, mi dedico alle cose di casa e mi cucino anche da mangiare. Il tempo mi passa abbastanza velocemente.
Hai delle paure o delle preoccupazioni vista la situazione surreale che stiamo vivendo?
Avere pensieri e preoccupazioni è normale. E’ una situazione assurda che nessuno mai poteva pensare di dover vivere. Si, è vero che ci basta stare in casa, ma il mio pensiero va anche a chi per forza di cose non può farlo e rischia quindi di conseguenza tutti i giorni.
Tu credi che questa pandemia possa farci migliorare in futuro la percezione della nostra vita?
Secondo me si, inizieremo a dare valore alle cose che prima per noi potevano sembrare banali e che invece scopriamo soltanto adesso essere importanti. Ne usciremo diversi, sicuramente.
Passando a parlare un pò di calcio, pensi che si possa tornare a breve a giocare e a vivere una vita normale?
Questa è una domanda che ci poniamo tutti ed è difficile dare una risposta certa ora. Per quanto riguarda il calcio vale lo stesso discorso, ora è troppo presto per fare programmi.
A livello fisico come stai? Hai recuperato dall’infortunio di Venezia?
Si, Ero rientrato in gruppo già dalla partita contro la Cremonese e poi come sappiamo il campionato purtroppo è stato fermato. Ora continuo ad allenarmi qui a casa ma il peggio è passato.
Intervista esclusiva a cura di Massimo Papitto