HOMEPAGE PRIMO PIANO Calcio – Frosinone, Mazzitelli: “La salvezza sarebbe cosa storica per la città....

Calcio – Frosinone, Mazzitelli: “La salvezza sarebbe cosa storica per la città. Siamo concentrati su quella”

189
CONDIVIDI

Luca Mazzitelli, centrocampista del Frosinone, è intervenuto a margine del Gran Galà del Calcio a Salerno ai media presenti iniziando a parlare dei segreti della squadra di Di Francesco: “Penso che siano l’entusiasmo e il coraggio, le due cose che ci ha chiesto il mister quando abbiamo iniziato la stagione. Sapevamo che sarebbe stata difficilissima, ma con i nuovi acquisti, il nuovo staff e quelli che c’erano già abbiamo creato la giusta alchimia per lavorare bene, iniziare a fare i punti, che era importante farli subito, e adesso dobbiamo continuare così perché ora sarà ancora più difficile. Non sarà facile continuare a fare ciò che stiamo facendo”.

I giovani l’hanno sorpresa? Chi è quello che può arrivare più in alto?
“Sicuramente sì. Sono arrivati giovani importanti da squadre importanti, alcuni si conoscevano di nome, ma non si erano mai visti da vicino. Fare un nome non sarebbe giusto per gli altri perché sono tanti e bravi, veramente forti e con la testa già pronta per fare i giocatori. Vengono al campo con la testa per migliorarsi, sicuramente avranno un grande futuro se continueranno a lavorare così”.

Si sente di promettere qualcosa ai fantallenatori che hanno investito su di lei?
“Spero di farli, ma per aiutare la squadra. Non mi sento di fare promesse, non è quello il mio compito, ma se verranno altri gol sarò contento, soprattutto perché avrò aiutato la squadra”.

Come si fa a restare con i piedi per terra?
“La lotta salvezza è difficile, soprattutto nella seconda fase. Sappiamo che il campionato non si può decidere in 12 partite, quello che abbiamo fatto fino ad adesso è un bagaglio d’esperienza che ci portiamo dietro, ma non ci dà assolutamente un vantaggio per il prosieguo. Sarà importante ciò che faremo da qui alla fine, ogni partita è difficile in Serie A e se molliamo un attimo rischiamo di fare brutte figure. Dobbiamo continuare ad affrontare ogni gara per portare a casa più punti possibili”.

La partita di Cagliari è stata un po’ un campanello d’allarme.
“Sì, l’abbiamo presa così. È stato un duro colpo perché vincevamo 0-3, ma ci è servita per le partite successive. Abbiamo avuto la forza di reagire subito ed è stata una cosa molto importante imparare dagli eventi negativi”.

Che obiettivi vi ponete?
“L’obiettivo principale, che sarebbe il sogno per tutti, è la salvezza. Siamo concentrati su quello, sul continuare a fare più punti il prima possibile, sarebbe storica per questa società che non ci è mai riuscita. La nostra concentrazione è solo su quello”.

Cosa ha di speciale Soule?
“È un ragazzo veramente bravo dentro e fuori dal campo. Fuori ha la spensieratezza del 20enne, ma comunque riesce ad affrontare seriamente il suo lavoro, si allena tutti i giorni come se fosse l’ultima seduta della sua vita. Penso che sia una qualità importantissima per un giovane, si vuole migliorare, si vede che gli piace giocare a pallone ed ha trovato un mister che lo esalta tanto. Deve continuare così perché il talento abbiamo visto che ce l’ha, deve coltivarlo tutti i giorni perché può arrivare dove vuole lui, non ha limiti. È veramente forte”.

Quali sono i principi di gioco che vi chiede Di Francesco?
“È venuto e da subito ci ha fatto capire che vuole comandare e non subire il gioco. Vuole una squadra aggressiva, che cerca di essere propositiva, poi ci sono anche gli avversari e bisogna anche saper soffrire, ma dà un’impronta di gioco precisa ed ha sempre dimostrato che gli piace attaccare. A volte siamo riusciti a seguirlo, a volte no, ma bisogna seguirlo il più possibile: solo così possiamo toglierci grandi soddisfazioni”.

L’ha sorpresa più Reinier o Ibrahimovic?
“Sono tutti e due giovanissimi. Ibrahimovic è alla prima esperienza, Reinier ne ha già fatte di importanti. È arrivato con una condizione fisica non ottimale, poi si è messo sotto a lavorare e sta facendo vedere a tutti che giocatore è e che qualità ha. Ibrahimovic ha giocato poco all’inizio, ma quando ha avuto l’occasione si è ritagliato il suo spazio, l’ha sfruttata ed ha segnato gol importanti. Ci stanno dando una grande mano e devono continuare così perché ci serve il loro contributo”.

Quanto può migliorare Turati? Può essere il futuro della Nazionale?
“Ci ho giocato anche l’anno scorso ed ho grande stima di lui. Ha un grande cuore, una grande personalità ed è anche un grande giocatore. È il classico portiere moderno che riesce a far partire bene l’azione con i piedi, è stato lanciato da De Zerbi ed è uno dei più bravi a vedere le giocate e a leggere i tempi. È 2001, può solo migliorare e si toglierà tantissime soddisfazioni perché lavora bene tutti i giorni. Sono sicuro che farà bene, sarò sempre un suo sostenitore”.

Che pensa di Cheddira?
“È forte, ci dà una mano con grande lavoro. Speriamo che arrivino anche gol importanti perché per un attaccante è sempre importante”.

Che Napoli si aspetta in Coppa Italia con Mazzarri allenatore?
“Sicuramente con il nuovo allenatore ci saranno dei nuovi schemi e dei nuovi accorgimenti tattici. Vedremo le prime partite, ancora non si sa, ma qualcosa di diverso ci sarà. Poi ci prepareremo”.