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Calcio – Frosinone, Di Francesco: “Col Verona potrei fare dei cambi nell’undici titolare”

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Alla vigilia della partita contro il Verona, la consueta conferenza stampa di mister Di Francesco. Che ha voluto fare un inciso personale: “Voglio fare i complimenti ai nostri tifosi, sono davvero molto contento di quello di che stanno trasmettendo alla squadra. Bello quello che hanno fatto all’Olimpico domenica, molto emozionante e commovente. Ed è stato ampiamente sottolineato e riconosciuto dai ragazzi. Mi auguro che domani sia ancora meglio”.

Novità in vista rispetto alla Roma?

“Potrebbero esserci novità. Abbiamo recuperato, perlomeno sono a disposizione sia Romagnoli che oggi ha fatto l’ultimo test e sia lo stesso Lirola che viene da un infortunio un pochino più lungo ed ha svolto gli ultimi allenamenti. Mi permettono delle soluzioni durante la gara, anche se non dal 1’. Non abbiamo recuperato Kaio Jorge, che lamenta problema che si è riacutizzato al muscolo vicino al ginocchio operato. Per Gelli ci vorranno ancora altri 15-20 giorni e non penso sarà pronto per Bologna. Credo potrebbero esserci quindi delle novità, come dicevamo. E certamente possibilità per Reinier e Ibrahimovic”.

Avversario particolare rispetto ai precedenti, cosa si attende dalla sua squadra?

“Mi attendo sempre una crescita costante dai ragazzi, partita dopo partita. Questa sarà diversa ma sempre giocata ed interpretata nel modo giusto. Il Verona è una formazione molto aggressiva, ha un ottimo allenatore che rispetto tantissimo e che sa lottare per certi obiettivi. Il Verona è una formazione che io conosco in parte, con una mentalità ben definita, abituata a lavorare in un certo modo, che lascia pochi spazi, che sa difendere bene, che accetta il duello uno contro uno. Dovremmo essere molto bravi nel palleggio per cercare di uscire fuori dalle loro pressioni. Nella difficoltà loro giocheranno molto sulla seconda palla, se mai dovesse giocare Djuric lui è un giocatore che li porta ad alzare il pallone, situazione sulla quale è molto bravo a districarsi. Sarà una partita differente dalle altre ma non dovrà cambiare il nostro spartito, il nostro atteggiamento, la voglia di fare la gara, il coraggio di cercare di far male agli avversari. Sapendo di avere di fronte una squadra combattiva”.

Dente avvelenato con il Verona?

“Preferisco non affrontare questo argomento. Una esperienza di poco tempo che non ricordo con felicità. Ho detto che per questo è l’anno zero”

Stress emotivo, come finale?

“Questa è una partita, come tutte, da affrontare nel migliore dei modi. E’ una partita importantissima ma siamo soltanto all’8.a giornata. Ci sono tante finali. E’ una sfida che potrebbe riportarci alla vittoria dopo 2 pareggi e una sconfitta. E’ una partita che dobbiamo cercare di vincere, loro penseranno di fare la stessa cosa. La mentalità nostra deve essere questa. Questo è un avversario tosto, abituato a certe partite, con giocatori calati in questo campionato. Una partita da prendere con le molle”.

Quante possibilità di cambiare modulo?

“Credo che valga sempre cercare di mettere in difficoltà gli avversari. In una partita, in un allenamento e nella preparazione della gara ci sono due fasi importanti e la terza è quella mentale. Che forse è anche la più importante delle due. Ma l’aspetto tecnico-tattico e quello offensivo e difensivo possono fare la differenza. La scelta di Roma stava dando dei risultati, dei vantaggi al Frosinone. Dopo l’infortunio di Romagnoli non c’erano grandi soluzioni. Avevo un ragazzo come Lusuardi che diventerà un ottimo calciatore, che sta facendo un percorso di crescita con noi. Ho cambiato mal volentieri l’assetto, anche per metterli in difficoltà ma non solo per concedere meno a Lukaku e Dybala. Purtroppo è un po’ saltato questo piano, abbiamo preso gol immediatamente dopo aver cambiato ma ci sono state anche le occasioni per poterla rimediare e lì siamo stati meno cinici e meno bravi. Noi prepareremo sempre le partite come ho detto altre volte: al di là del sistema di gioco, sono i principi che non dovranno cambiare. In base agli avversari, di volta in volta, valuteremo queste situazioni”.

La crescita di Cuni la mette in difficoltà?

“Non solo lui, sono tanti a mettermi in difficoltà. E’ cresciuta la condizione di Reinier, la condizione e la conoscenza del calcio italiano di Ibrahimovic che ha ottima prospettiva. Sono felicissimo di avere l’imbarazzo della scelta. Io amo arrivare in difficoltà al momento della decisione della formazione. Voi pensate che io abbia già fatto la formazione, non è così. Mi è successo anche a Roma, non vi dico con chi. Cuni peccato non abbia concretizzato al meglio gli ottimi movimenti che ha fatto durante la sua partita”.

Si specchia nel… Verona?

“Io non amo mettermi a specchio con gli altri. Scelgo quello che è meglio per la mia squadra e come devo interpretare la gara a seconda degli avversari. Ci sono squadre che impostano in un modo ma che poi hanno una pericolosità diversa nella dinamica della gara e squadre che impostano sugli altri. Nell’evoluzione del lavoro con i ragazzi, loro sono abituati a lavorare in più situazioni in base all’avversario ma anche alle conoscenze che stiamo cercando di ampliare. Il concetto di mettersi a specchio alla mia squadra non lo trasmetterò mai. Poi potrà anche succedere mettersi a specchio durante una partita”.

La posizione di Reinier?

“Reinier credo sia più una mezz’ala. Credo che non abbia le qualità per fare l’esterno. Dove gli si apre il campo fa meno bene”.

Ufficio Stampa Frosinone Calcio