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Calcio – Frosinone, Di Francesco: “Ben venga questo entusiasmo per affrontare la Juve”

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Alla vigilia della partita Frosinone-Juventus di sabato (ore 12.30), la consueta conferenza stampa di mister Di Francesco.

Mister, a suo giudizio il Frosinone contro la Juventus può riuscire a dare di più dopo la prestazione-super di Napoli?

“Sicuramente partiamo dal presupposto che dobbiamo fare una grande partita e la stiamo preparando in quanto tale. Per quanto ci riguarda è importante la concretezza per quello che noi metteremo in campo. Siamo concentratissimi per andare ad affrontare la partita nel migliore dei modi, al di là del fatto che siamo alla vigilia di Natale e uno dall’esterno può pensare ad un clima diverso. Vedo invece che c’è grandissimo entusiasmo nel nostro ambiente ma questo non ci deve far perdere la nostra forza: lavorare sempre con umiltà, compatti e aiutati da un grande pubblico che mi auguro che domani sia più grande di quello che è stato fino adesso”.

Nel caso dovesse giocare a 4, come vede una catena di sinistra con Garritano, Harroui e Gelli sarebbe ipotizzabile?

“Partiamo dal presupposto che Harroui sta riprendendo passo dopo passo una buona condizione. Ma è un giocatore che è stato 3 mesi fuori, ha fatto fatica nella ripresa anche per il problema che ha avuto. Sta progredendo nel lavoro ma dire che possa partire dall’inizio sarebbe prematuro. La notte come sempre porta consiglio ma se oggi dovessi dare una risposta non potrei rispondere e credo sia difficile vederlo ad inizio gara. Durante ci può anche stare”.

Cosa cambia con l’assenza di Chiesa?

“Cambiano le caratteristiche dei giocatori che affrontiamo. Chiesa un giocatore molto importante per la Juventus e per la Nazionale, un elemento di grandissima qualità che riesce a spaccare le partite per la sua qualità tecnica, per la sua velocità. Io non sono certo che giochi Yildiz, la Juve può giocare anche con due attaccanti puri. Faccio fatica ad entrare nella stesa di Max (Allegri, ndr) però due giocatori come Milik e Vlahovic potrebbero rappresentare la coppia ideale nel 5-3-2. Mi posso aspettare qualsiasi soluzione. Noi siamo pronti a tutto ma stiamo comunque preparando la gara in base anche alle caratteristiche dei giocatori che ho a disposizione e non solo a quelli avversari”.

Dopo la gara col Napoli ha detto che l’assetto difensivo lo aveva provato in due giorni. Quale il segreto per presentare novità del genere in così poco tempo?

“Partiamo dal presupposto che il tipo di uscita degli attaccanti nella gara col Napoli è stato differente perché giocavamo a due in attacco. Ma anche per favorire le caratteristiche di certi giocatori come Cheddira e Caso ad esempio. In difesa abbiamo fatto esordire un ragazzo giovane (Lusuardi, ndr), se l’avessimo messo a due senza terzini avrebbe fatto più fatica che non a tre. Ma questa squadra è stata abituata a muoversi a tre, voglio che portino avanti i princìpi di gioco, questa predisposizione è stata creata durante la stagione con allenamenti specifici. Fino a quando leggo che loro interpretano al meglio ciò che gli propongo attraverso la routine, ben venga. Perché potrebbe essere una sorpresa anche per gli avversari e così continueremo a farlo”.

Domani potremmo vedere i tre juventini insieme? E il pallone potrebbe pesare di più tra i loro piedi?

“Non giocheranno nessuno dei tre… (ironizza Di Francesco, ndr). A me in ogni caso piacerebbe essere dalla loro parte. Dovrebbe essere motivo di orgoglio e di soddisfazione per loro, a prescindere da chi giocherà. Li vedo tutti carichi e vogliosi di far bene. Non ho dato ancora la formazione, mi piace aspettare fino all’ultimo per decidere. Se dovessero giocare dall’inizio, sono 3 giocatori che stanno crescendo. Kaio sta facendo grandi passi in avanti, gli altri due si sono un po’ più affermati. Barrenechea è in un momento di grande crescita. Devono però continuare a giocare con la stessa spensieratezza e considerare questa sfida non dico al pari delle altre ma quasi. Non ho caricato la partita, dovremmo avere tanta attenzione perché davanti a noi ci sarà una squadra dalla grande tradizione guidata da un tecnico di altrettanta grande esperienza, una squadra che sa vincere le partite in tutti i modi. Ben venga che lo stadio sia pieno. Ma mi faccio una domanda: ma qui sono tutti juventini? A me personalmente sono arrivate tante richieste di biglietti. Noi siamo contenti che il Frosinone vada ad affrontare queste gare con l’entusiasmo che però dovrà esserci sempre”.

Il punto sulla sua squadra?

“Non abbiamo Ibrahimovic perché aveva sintomi influenzali importanti e lo abbiamo rimandato a casa. E non avremo Reinier, Mazzitelli e Oyono. Abbiamo un solo terzino, Lirola. E tra gli attaccanti Cuni c’è. Davanti abbiamo abbondanza, il problema è dietro e in mezzo al campo ma ci sono le soluzioni”.

Quali dei 3 ragazzi juventini pensa potranno essere pronti per la Juventus la prossima stagione?

“E’ una bella domanda ma non mi compete. Per me debbono giocare bene qui. Il loro passaggio fondamentale è il Frosinone. Parliamo di sogni? Ne dobbiamo avere uno solo: fare bene qui a Frosinone. Il calcio ve lo assicuro cambia da un momento all’altro. Per un allenatore ma anche per un giocatore. Siamo a Natale, ne manca di strada fino a maggio. Attraverso le grandi prestazioni che faranno a Frosinone potranno guadagnarsi la ribalta altrove. A maggio mi rifarete questa domanda”.

La costruzione dal basso è stata criticata dopo Lecce.

“Le critiche ci sono sempre. Ma diciamo che è stato un errore di Turati col passaggio di 10 metri sbagliato. Ma il gol è venuto a seguire, c’è stato il tempo per rimediare a quel passaggio sbagliato. Però ditemi anche delle situazioni che ci hanno portato a fare gol, come col Genoa. Noi la costruzione dal basso continueremo a farla nel modo giusto perché credo che possa portare dei vantaggi e far crescere questi ragazzi. A buttare la palla siamo tutti capaci. Io cerco di trasmettere loro un pensiero positivo e migliorare l’aspetto tecnico”.

Nella Juve c’è l’ex Gatti, sta pensando ad una marcatura ad hoc per lui?

“Lo leghiamo, glielo dico subito appena lo vedo. Scherzi a parte, voglio fargli i complimenti, si è guadagnato il posto attraverso il duro lavoro. E’ un punto fermo nel lavoro. Lui è stato bravissimo a sfruttare al meglio le occasioni che ha avuto. Domani sarà difficile per lui fare gol, ne ha fatti già tanti prima e… adesso basta. Al di là delle battute dobbiamo stare attenti ai loro calci piazzati in generale, hanno giocatori come Milik, Bremer, c’è Danilo, lo stesso Rabiot e sono tutti molto bravi sia negli inserimenti che sulle palle inattive. Ci siamo preparati bene, poi tutto può accadere”.

Lei è Allegri site tecnici con filosofie diverse: c’è un punto in comune tra voi?

“Al di là dei discorsi dialettici nei quali possiamo pensarla ognuno a modo suo, io ho grandissimo rispetto di Max: ha scritto anche un libro nel quale mi ha citato e lo ringrazio, per me è un motivo di grande orgoglio. Ritengo che lui sia un allenatore di una intelligenza unica. Ci contraddistingue la schiettezza. Ha un dialogo aperto con tutti i calciatori. Ognuno di noi deve avere una sua filosofia, importante è saperla trasmettere ai giocatori. E questa la cosa più importante, è quella la differenza sostanziale”.

Ufficio Stampa Frosinone Calcio