E’ l’italo-argentino Marcos Curado il primo dei cinque nuovi acquisti del Frosinone a rispondere alle domande dei cronisti, filtrate dall’Ufficio Stampa del club in ottemperanza al protocollo anti-Covid che il Frosinone applica già dalla ripresa della scorsa stagione in maniera rigida e capillare.
Curado, come mai ha scelto Frosinone? Si aspettava di giocare titolare già dopo soli due giorni dal suo arrivo?
“Sinceramente è stata una scelta facile. Da due anni sono in Italia e so perfettamente cosa rappresenta il Frosinone nel panorama del calcio di questo Paese. Dal primo giorno nel quale mi sono messo a disposizione ho cercato di essere pronto nel caso fosse arrivata la chiamata per andare in campo”.
Come è stato l’impatto con mister Nesta?
“Davvero buono. Anche se da poco sono qui, con l’intero staff si è creato un rapporto ideale. E poi i compagni mi hanno fatto sentire perfettamente a mio agio, già parte integrante del gruppo”.
Che idea ti sei fatto del Frosinone dopo la prima partita giocata a Venezia?
“Posso dire che sia nella gara di Venezia che negli allenamenti quotidiani, ho visto un gruppo che ha voglia di lavorare, di crescere. E questo per me è importantissimo”.
La serie B è un campionato difficile è molto duro, quale l’obiettivo personale in una stagione così complessa anche a causa della pandemia che stiamo vivendo?
“L’obiettivo personale è lavorare sodo con i miei compagni ed aiutarli a raggiungere i traguardi che ci siamo prefissati”.
Come si trova a giocare nella difesa a tre? La sua posizione ideale è di centrale di destra?
“Come ho detto in precedenza, in questi due anni col Crotone ho giocato sempre nella difesa a tre e mi trovo molto bene ma posso giocare tranquillamente anche nella difesa a quattro”.
In più di 100 partite giocate tra il campionato argentino e italiano ha segnato due reti. La tua altezza le permette di svettare nel gioco aereo, pensa di sfatare con il Frosinone lo 0 dei gol segnati in Italia?
“Questa è una cosa che ho in mente, spero il primo possibile di fare gol”.
Si ispira a qualche difensore del passato considerando che l’Argentina ha sempre vantato grandi giocatori in quel ruolo?
“So bene che in Italia hanno giocato tanti difensori argentini ma non dimentichiamo che in quel ruolo ci sono stati e ci sono tutt’ora tanti italiani fortissimi. Ho tanti riferimenti, non uno specifico”.
Il mister è stato un grande difensore, cosa ti sta insegnando in questi primi giorni di allenamento?
“Cercherò di imparare il più possibile dai suoi insegnamenti”.
Anche a Crotone ha giocato in una difesa a 3, quali differenze sta riscontrando con le richieste di Nesta rispetto all’esperienza di Crotone?
“E’ un’altra squadra, un’altra idea di gioco ma dal primo momento mi sono trovato benissimo. Penso solo a mettermi a disposizione dello staff e dei miei compagni”.
C’è una squadra favorita al successo finale? Il Frosinone può ambire alla promozione diretta?
“Come sempre, ogni stagione prima della partenza ci sono delle squadre favorite ma il calcio è bello anche per questo perché poi riserva sempre delle sorprese. Noi siamo forti, bisogna lavorare e giocare con l’atteggiamento giusto una partita dietro l’altra”.