Il tempo del triplice fischio finale e per mister Nesta ci sono le domande dei cronisti.
Mister Nesta, vittoria fondamentale. Qual è la cosa che la rende più orgoglioso e soddisfatto della sua squadra?
“Sicuramente lo spirito che abbiamo messo, oggi siamo stati squadra. Noi storicamente facevamo sempre fatica quando andavamo sotto. Oggi abbiamo recuperato due gol in una giornata in cui eravamo in grande difficoltà in difesa dove abbiamo perso anche Curado, oltre ad Ariaudo e Capuano, Baroni e D’Elia. Avevamo pensato anche di cambiare modulo e passare a quattro in difesa ma poi abbiamo deciso di non stravolgerci. E in una giornata di questo tipo contro una squadra così forte, posso dire senza ombra di smentita che la squadra abbia fatto una grandissima prestazione”.
Vittoria di carattere e in rimonta. È questo il Frosinone che vuole vedere sempre?
“Voglio vedere il Frosinone che vince e speriamo non sempre in rimonta. Comunque un Frosinone che ha carattere, che non ha paura di fronte alle difficoltà, che non traballa. Oggi ha fatto un passo avanti importante”.
Primo tempo regalato agli avversari, fortunatamente il Frosinone ha riaperto la gara nel finale dei primi 45’. E poi grandissimo secondo tempo. Giocare solo 45’ spesso non basta.
“La risposta è questa…”
Nel primo tempo ci siamo difesi più bassi mentre nel secondo tempo la nostra linea difensiva è salita. È stata questa la chiave per vincere la partita?
“A volte se non riesci ad andare in avanti bisogna pensare che c’è anche un avversario che ti dà i tempi, ti toglie gli spazi. Il Chievo aveva giocatori di grande gamba come Canotto, Garritano e poi davanti sono forti. E’ normale che se non prendi bene i tempi di uscita, quando vai pressione rischi di scoprirti e mandarli in porta. Durante una partita ci sono le ondate, bisogna saperle gestire senza impaurirsi. Magari 10’ l’avversario dà il meglio di sé e allora devi imparare a stare più basso. Quei momenti devi accettarli senza andare in panico. E poi le partite cambiano”.
Partiamo dal pre-match. Cosa è accaduto con Dionisi? Come verrà gestita la situazione da qui alla finestra del mercato invernale? Anche perché il parco attaccanti così è molto limitato.
“La Società parlerà su questa questione”.