Giovedì è stato il giorno di Leonardo Blanchard in sala stampa al Comunale. Il numero 6 canarino è uno dei protagonisti dell’inizio di stagione del Frosinone e il gol contro la Juventus è stato il manifesto suo e della forza della formazione ciociara. Davanti ai microfoni ha spiegato a tutto campo molte cose: “Siamo partiti da neopromossa e abbiamo dovuti ambientarci, stiamo incominciando a prendere le misure alla categoria e stiamo riuscendo finalmente anche a fare dei risultati. Solo nella partita contro l’Atalanta siamo stati inferiori all’avversario, per il resto ci siamo sempre comportati bene. Il gruppo sta facendo la differenza, perché quando si gioca insieme da tanti anni inevitabilmente è un vantaggio. I campioni servono ma il gruppo unito fa sempre la differenza. In Serie A devi tenere sempre alta la concentrazione fino alla fine. Non ti puoi distrarre nemmeno per un secondo. Bisogna lavorare su quello, sulla concentrazione e sul lavoro settimanale. Sulla vittoria contro la Sampdoria il suo pensiero è questo: “La vittoria contro la Samp è stato un segnale importante a noi e al campionato, abbiamo messo tutto in campo ed è stato un segnale forte anche a noi stessi. Il Matusa, come sempre, sarà la culla dei nostri sogni: la salvezza passerà inevitabilmente da qui e lo sappiamo tutti”. Sul suo allenatore, Roberto Stellone usa soltanto parole di elogio: “Il mister è un vincente. E’ un predestinato. Vuole sempre vincere ed ha grande personalità”. Sul prossimo avversario, l’Udinese, si esprime così: “Con l’Udinese è una partita importante, uno scontro diretto ma non dobbiamo andare lì a giocare all’attacco. Cercheremo di mettere in campo le nostre qualità e di fare la nostra gara senza snaturarci troppo. Andiamo lì con fiducia e vediamo che succede”. Su Di Natale è questo il suo pensiero: “E’ un campione, lo dicono i numeri. Non vedo l’ora di confrontarmi con lui. Fa gol in tutti i modi, anche di testa, e allora bisogna avere attenzione massima”. Chiusura sull’argomento nazionale dove lui scherza ma non troppo: “Tutti aspirano alla nazionale, ma non è un chiodo fisso, ora non ci penso ma se a qualcuno venisse in mente di dare anche uno sguardo al Matusa la domenica sarei felicissimo”.
Massimo Papitto