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Calcio – Frosinone, Angelozzi: “Sono soddisfatto del mercato. Questa squadra tra un mese e mezzo dirà la sua”

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Guido Angelozzi, direttore dell’area tecnica del Frosinone, è intervenuto in conferenza stampa per commentare il mercato dei ciociari. Queste le sue parole riportate da tuttomercatoweb

Soddisfatto del mercato? Avrebbe voluto un centrocampista in più? Non è riuscito a prendere qualcuno che voleva?
“Sono soddisfatto ma essendo un perfezionista penso sempre che si poteva fare qualcosa in più. Abbiamo una bella rosa, ho pensato al centrocampista ma penso che abbiamo due perle come Cichella che è stato convocato in Nazionale u20 e poi c’è Vural, un diamante grezzo. Se prendevo un centrocampista li ammazzavo, fino a gennaio gli voglio dare la possibilità di mettersi in mostra, poi se non saranno all’altezza a gennaio interverrò. Ricordiamoci che abbiamo Gelli, Darboe e Machin, che deve trovare la forma ma è forte. Abbiamo anche Garritano. Io lo dico adesso, Cichella e Vural sono forti. Quando l’anno scorso presi Brescianini c’è chi si chiedeva chi fosse, oggi sta in Nazionale. A volte vi dimenticate cosa è successo in questi quattro anni in cui c’è Guido Angelozzi. Ci sono calciatori in Nazionale A che son passati da Frosinone, a partire da Gatti che oggi è uno dei difensori più forti d’Europa ed è capitano della Juve. Per me i due ragazzi che abbiamo, hanno un talento fuori dal normale soprattutto Vural. Forse se mi dici che manca un centrocampista più fisico e ruba palloni sono d’accordo perché in squadra non abbiamo un centrocampista con quelle caratteristiche. Per essere perfetti forse manca. Sono sincero e non mi nascondo. Ho esperienza e un passato che parla da solo. Numericamente le coppie ci sono, manca magari uno con quelle caratteristiche che dicevo. Io nella mia testa volevo prendere Saric del Palermo, ne abbiamo parlato ma non si è potuto prendere. Uno come Vural tecnico però non l’ho voluto prendere perché per me questo ragazzo farà strada”

32 sono tanti calciatori, cosa ne pensa?
“Cittadini se ne parla a febbraio. L’anno scorso mi rimproveravate che eravamo pochi. Ad inizio anno io avevo detto che Szyminski, Canotto e Caso erano fuori dal progetto. Caso il mister ha provato a recuperarlo ma è voluto andare via, l’ultimo giorno siamo riusciti a piazzarlo. Szyminski e Canotto hanno rifiutato le offerte. Oggi ho una trattativa aperta con una squadra di A a Cipro per Szyminski ma il ragazzo sta tentennando. Oggi o domani Cuni andrà via perché ha chiesto la cessione e andrà in A in Russia.”

E’ troppo lungo il mercato di conseguenza i colpi arrivano alla fine?
“A me non piace fare mercato continuamente, mi giocare sempre con un gruppo di calciatori. Voi vi dimenticate quando parla il Presidente che la situazione è di una società che deve autofinanziarsi. Per fare questo bisogna aspettare il momento buono per acquistare e pur lavorando cosi abbiamo calciatori in Nazionale”

Marchizza-Venezia, come è andata?
“La storia di Marchizza parte da lontano quando lo abbiamo preso l’anno scorso nella maxi operazione con Boloca e Harroui. Marchizza mi conosceva, è stato un mio giocatore tanti anni. Lui e Harroui sono venuti con la condizione della clausola di poter andare via sia in caso di A che in caso di B con cifre differenti. A noi interessava vendere Boloca perché servivano i soldi e quindi sono stato costretto ad inserire la squadra. Harroui ha trovato subito squadra, Riccardo non ha mai chiesto di andare via. Mister Di Francesco lo cercava, in quel momento il Venezia non poteva spendere soldi e dunque è passato quel momento. Poi ho parlato con il ragazzo e mi ha detto che voleva rimanere. Mazzitelli anche mi aveva detto di voler rimanere ma aveva anche ammesso di voler giocare in A, gli è capitata un’occasione importante e lo abbiamo accontentato pure se mi sono violentato per mandarlo. Il Venezia nell’ultima settimana hanno spinto tanto per averlo ma io ho fatto muro. Marchizza mai mi ha chiamato per dirmi voglio andare via, mentre Mazzitelli magari mi chiamava costantemente per dirmi che avrebbe firmato un contratto triennale a cifre importanti. Io l’ultimo giorno ho barcollato e ho pensato che stavo facendo una cavolata perché quella cifra non la prenderemo più per me. Il presidente mi ha detto se lo vendi non tornare. Io lo avrei venduto, 3 milioni sono tanti. Il giorno dopo la retrocessione il presidente ha salutato tutti e lasciato scelta ai ragazzi di rimanere o andare via. Monterisi poteva andare in una squadra importante di B ma ha rifiutato cosi come Cerofolini e Gelli e li ringraziamo a livelli di uomini. Qui nessuno costringe nessuno a rimanere. Su Marchizza la mia professionalità mi diceva di venderlo per la cifra proposta. Dico grazie a Riccardo perché non mi ha chiamato per essere ceduto, speriamo di potergli dare quello che merita”

Direttore lei aveva parlato di un mercato delle idee. Qual’è l’obiettivo del Frosinone quest’anno?
“L’obiettivo è stare nella parte sinistra della classifica, in tal caso avrò fallito. Vedo tanto pessimismo, per me abbiamo una squadra buona che ha bisogno di lavorare.Noi abbiamo gruppo di lavoro nuovo, tanti calciatori nuovi e che sono arrivati a fine mercato. Chiedo scusa ai tifosi per le tempistiche ma è perché per un calcio sostenibile bisogna lavorare cosi. Sono sfortunato forse, mi cercano sempre squadre che vogliono mettere a posto i conti. Forse solo a Lecce e Sassuolo mi sono potuto divertire perché a Sassuolo soprattutto avevano risorse infinite. Ho comprato Frattesi a 18 anni per 5 milioni, a fine stagione mi esonerarono e dissero che l’avevo pagato troppo ma a distanza di anni l’anno venduto a 35. Cosi come Scamacca, Politano e tanti altri. Mi piace fare questo lavoro, anche a Spezia piano piano ho aggiustato le cose. Anche quando sono arrivato qui il più giocatore in squadra aveva 30 anni, in un anno e mezzo è cambiata la filosofia. Sbaglio anch’io per carità ma datemi tempo e questa squadra si metterà a posto”

Il Frosinone ha questo metodo di autofinanziarsi. I conti di Angelozzi tornano?
“Spero di si. Il Frosinone ha una struttura da Serie A che va mantenuto. Lo stadio va mantenuto, i dipendenti che lavorano. Ringrazio la segreteria sportiva perché io e Doronzo eravamo a Milano ma da qui lavoravano tanto”

Il Frosinone quanto ha speso?

“Quest’anno c’è stato il riscatto di Kvernadze, il riscatto di Lusuardi, poi c’è stato qualche prestito pagato, poi Oyono. Biraschi ha fatto 150 partite in Serie A. Abbiamo speso, poi ci sono gli ingaggi. Stirpe era contento. Per me ha fatto solo uno sbaglio che mi doveva dire vendi Marchizza, 3 milioni sono tanti più il suo ingaggio che è tra i più pagati. Era un’operazione da 4,5 milioni. Io Doronzo e Zoino vediamo che ci vogliono tanti soldi per sostenere il Frosinone e farlo competere contro grandi rialta come Palermo, Cremonese ecc. Ringraziamo i tifosi per gli abbonamenti e il supporto ma devono sapere la situazione quale è”

Ci sono prestiti con diritto di riscatto, chi potrebbe essere un jolly da poter rivendere in futuro?
“Per riscattarli poi ci vogliono i soldi per riscattarlo. Partipilo, Tsadjout hanno cifre elevate per il riscatto. Tsadjout doveva andare in A ma è venuto da noi perché due anni fa dovevamo prendere Baez e Tsadjout ma l’ultimo giorno non ce lo hanno dato più. Il ragazzo si è scusato. Quest’anno, l’ultimo giorno sono andato a chiedere Okereke perché sapevo che Cuni voleva andare via e senza tanti soldi è difficile trovare attaccanti. Okereke è stato un mio calciatore e sarebbe venuto. Parlando con Cecchetta gli ho fatto capire che erano tanti in avanti, all’inizio non mi voleva dare nessuno poi il giorno dopo mi ha chiamato per dirmi che uno doveva uscire. Gli ho chiesto Tsadjout ma aveva proposte dalla Serie A. Ho detto al procuratore di dire che si trattava di me, si è ricordato di cosa successo due anni prima e alla fine ce l’abbiamo fatta”

Un commento sulla telenovala Caso?
“Per Caso non c’è stata nessuna richiesta, il procuratore, che lui ha cambiato, ha cercato in tutti i modi di fare scambi. Io volevo recuperare i soldi spesi, non mi interessavano scambi con calciatori che non mi piacevano. Il ragazzo è un bravo giocatore ma è furbo. Uno che si rifiuta di giocare le amichevoli nonostante il mister lo elogiava non va bene. Io era un mese che non ci parlavo perché per me dopo il suo comportamento non lo meritava, l’ultimo giorno mi ha chiamato per farsi aiutare. Essendo un capitale della società l’ho aiutato e alle 22 poi mi ha chiamato il suo procuratore con la proposta del Modena. Pagamento in tre anni, l’ho anche agevolato, se avessi voluto tutti i soldi subito non si sarebbe fatto. Contratto depositato alle 23:57. E’ andata cosi e gli auguro il meglio, però voleva giocare in A e si ritrova a giocare in B al Modena, con tutto il rispetto. Se non fossi riuscito a venderlo, nella chiamata di quella mattina gli dissi di chiedere scusa a mister e compagni per provare a farlo tornare in gruppo”

I tifosi in Italia hanno la memoria corta e forse qualcuno vi critica ripensando all’anno scorso?
“Ci deve essere una critica costruttiva per me. Ho rapporti con i club di tutto il mondo. Per me criticare una società come quella di Stirpe non è una cosa bella. Io 22 anni fa ho conosciuto Benito Stirpe, Maurizio e i soci Zeppieri. Il Frosinone non aveva nulla e faceva la C2. Io stavo in A ma mi hanno fatto una proposta per cui ho vacillato. Non c’era niente, ma da quel momento c’è stata una grande escalation . Oggi sono in diretta su Sky perché oggi parlano Okoli e Brescianini a Coverciano. L’altra volta Vivarini vi ha detto che c’è modo e modo di fare calcio e vincere. C’è chi ha i soldi e chi arriva tramite le idee. In questi anni le idee sono state buone, l’anno scorso è andata male e ancora ci ripenso la notte ma dobbiamo andare avanti. L’anno che siete andati per la prima volta in Serie A mi ricordo un pareggio con lo Spezia dove ero io, col presidente che sperava nella salvezza e invece a fine campionato avete ottenuto la promozione e noi i playoff. Siete stati bravi, cosi come due anni fa abbiamo fatto record su record ma ci avete dato tempo di lavorare. In questo inizio campionato abbiamo sbagliato col Pisa ma le altre quattro vanno analizzate diversamente”

Pazienza e fiducia sono le richieste alla società?
“Se non hanno fiducia di Stirpe non abbiamo capito niente. Non tanto in me ma nel presidente bisogna avere fiducia”

Direttore, dichiarare ad inizio mercato chi è in uscita è stata una scelta di cui si è pentito? Poteva andare diversamente?
“No perché Szyminski e Canotto li avrei regalati, dire che fossero in uscita era per agevolare la loro partenza”

E’ ufficialmente Bracaglia il vice Marchizza?
“Si, è un calciatore bravo e non a caso ha anche giocato alla prima giornata. Avevo l’accordo con la Pergolettese ma poi ha dimostrato di poter stare con noi, anche al mister piace. E’ un ragazzo di questa terra con un’educazione da premiare”

Haoudi?
“E’ fuori dal progetto ma non è voluto andare via”

Come in questo tempo di transizione la società può aiutare il mister?
“Io dico un mese, per dire un periodo. Partipilo, Tsadjout e Bettella sono arrivati venerdì, Machin è arrivato qualche giorno prima.Biraschi è arrivato e ha giocato tre gare senza preparazione. Oyono e Marchizza sono al 60% perché vengono da sei mesi di inattività. Cittadini si è rotto purtroppo. Noi a Vincenzo come a Grosso, Nesta e Di Francesco diamo il massimo supporto.ora Vivarini, staff e calciatori devono lavorare. Stirpe da tranquillità a tutti, lavoriamo giornalmente a prescindere dai risultati. Da quando ci sono io l’allenatore è cambiato solo perché Nesta è voluto andare via. L’anno scorso siamo stati tre mesi senza vincere ma l’allenatore non è mai stato messo in discussione e non mi pento di questa cosa. Quando prendo una decisione vado a morire. L’allenatore si cambia quando esce pazzo, quando fa cose fuori dal normale non quando lavora. L’anno scorso c’è stato un problema con un dipendente ed era da cacciare ma io ho preso un’altra persona da mettergli accanto per aiutarlo perché stava vivendo un brutto periodo a livello personale. Lo abbiamo aiutato e oggi è un punto forte della società Io lo dico all’inizio”

Il figlio di Grosso come mai lo hai preso?
“Io non faccio favori a nessuno e Fabio non mi ha chiesto nulla. Fabio l’ho scoperto io, il figlio e un talento che diventerà più forte del padre. Bravo destro e sinistri, proveremo a farlo giocare regista. Ci credo tanto, lo voleva il Bayern Monaco alla Juve invece c’é chi ci credeva e chi no. e molto forte e sono arrabbiato con la Juve perché si é lasciata la recumpra per i prossimi due anni dopo di che se non verrà esercitata resterà al 50% nostro e al 50% della Juve”