“Non pensavamo di partire così male, siamo stati costretti a cambiare guida tecnica, una cosa che a me non piace, perché se le cose vanno male sono io il primo responsabile della situazione. Quello che mi sta succedendo quest’anno mi è successo poche volte in carriera, ma dico che con il lavoro e la pazienza ne verremo fuori”. Il direttore dell’area tecnica dei gialloazzurri Guido Angelozzi ha parlato così nel corso della trasmissione Passione Frosinone facendo il punto della situazione e prendendosi le proprie responsabilità: “Stirpe mi ha dato il potere decisionale e chi decide deve prendere le responsabilità. Mi assumo le colpe, però allo stesso tempo dico che se recuperiamo i giocatori possiamo svoltare la stagione, sono convinto. – prosegue Angelozzi – Sicuramente avremmo sbagliato noi come società, ma hanno sbagliato anche i calciatori, tutti quanti non abbiamo capito la situazione che avremmo affrontato, qualcuno si sentiva calciatore di Serie A, altri di passaggio e queste sono cose che inconsciamente possono succedere”.
Spazio poi al cambio di panchina con l’esonero di Vincenzo Vivarini e la promozione di Leandro Greco: “Sono due personalità diverse. Il primo cercava l’idea di gioco, mentre il secondo è più pratico. Contro il Pisa in 10 la squadra ha fatto una grande partite e tutti ci siamo chiesti come mai, la mia risposta è che sono cose che possono succedere. Con Greco è iniziato un percorso nuovo e per dimostrare la stima che ho nei suoi confronti gli ho fatto firmare un triennale. Credo che possa portarci alla salvezza”.
Angelozzi poi si sofferma sui tanti infortuni che hanno condizionato questa prima parte di stagione: “Abbiamo i due attaccanti centrali, Pecorino e Tsadjout, che sono rientrati in sede e stanno iniziando la preparazione. In un mese, un mese e mezzo, torneranno a disposizione. Partipilo è quasi in fase di recupero e nel giro di un mese dovrebbe essere disponibile, così come Distefano. Spero che qualcuno rientri prima di gennaio, magari per le ultime due partite del 2024. Penso, ed è solo un mio pensiero, che Distefano sarà l’ultimo a rientrare. Anche Ghedjemis che è stato operato alla mano, ci vuole un mese per rientrare e tra 3 settimane può essere disponibile. Kalaj è un caso a parte, non si possono fare previsioni. Poi di Cittadini sapete”.
Inevitabile una domanda sul mercato: “La mia idea è confermare in blocco la squadra, vedere gli infortunati e poi intervenire, ma non in maniera massiccia perché vorrebbe dire che ci siamo sbagliati all’inizio. – prosegue Angelozzi soffermandosi anche sull’attacco – Ambrosino e Kvernadze sono due ottimi giocatori, ma hanno fatto un gol in due. Ci vuole pazienza e non è detto che andando a comprare un attaccante si risolvano i problemi o che sia più forte di quelli che abbiamo. Sono due seconde punte e a noi al momento manca un centravanti che faccia salire la squadra. Machin? L’ho portato io e me ne assumo la responsabilità. È forte, ma da quando è qui non sta bene fisicamente e l’allenatore deve fare delle scelte, non si gioca solo per il nome che si porta o perché si veste la maglia della nazionale, in B si deve correre ed essere aggressivi”.