Non solo l’approdo di Federico Gatti alla Juventus. Il mercato del Frosinone è stato anche molto altro e di questo, come riferiscono i canali social del club, ne ha parlato ampiamente il direttore dell’Area Tecnica ciociara Guido Angelozzi nella conferenza stampa odierna: “Non parlerei di lotta per la serie A, noi dobbiamo restare umili. Muniti della giusta concentrazione in queste 18 partite che abbiamo davanti, la stessa umiltà che abbiamo avuto fino a oggi. Quanto a Gatti voglio aggiungere un particolare: per portare a termine questa operazione, con il ragazzo che è rimasto da noi fino a giugno, abbiamo perso tanti soldi. Il presidente Stirpe ha preteso che rimanesse. Io personalmente lo avrei ceduto ma lavoro in un club nella quale debbo dare molto conto al Presidente che ha voluto appunto la condizione che ce lo lasciassero. Non è stato facile. Però siamo contenti perché in primo luogo è contento il nostro Presidente. E poi lo sono i nostri tifosi. Perché siamo partiti in un certo modo e dobbiamo arrivare alla fine della stagione con la migliore impalcatura dell’organico. Ho detto a Gatti, nel discorso fatto ieri alla squadra, che lui se si è messo in evidenza fino a conquistare questa cessione eccellente deve ringraziare in primo luogo l’allenatore e quindi anche la squadra. Lui è stato bravo, aveva anche altre opportunità a livello economico ma ha detto in maniera netta sincera: ho iniziato nel Frosinone e se c’era la possibilità sarebbe rimasto molto volentieri per impegnarsi al massimo per dare tutto. Il fatto di non aver trovato un vice Ricci? Ne potevamo trovare quanti se ne volevano grazie al lavoro dei nostri collaboratori. Mi spiego meglio. Maiello è stato l’unico a essere riconfermato da noi, ad avere il rinnovo del contratto, ma è venuto a dirmi che aveva una opportunità di andare a Bari dove gli avevano fatto una proposta legata anche alla promozione in Serie B. Per me i giocatori che vogliono andare via, che hanno occasioni migliori, possono farlo. Tutti sono utili e nessuno è indispensabile. Io dissi, nella conferenza stampa all’avvio del mercato, che dovevano arrivare 2 difensori e sono arrivati subito. Poi, se andava via qualcuno, lo avremmo rimpiazzato. Abbiamo sostituito Maiello con Bozic. Gori non faceva parte dei centrocampisti perché eravamo in tanti. In più recuperiamo al 100% Rohden. Quindi se manca Ricci il sostituto è Boloca. Ci serviva più un giocatore come Bozic, se ci fa vedere quello che abbiamo visto in lui nel periodo che lo abbiamo seguito. Ci serviva più una mezzala ‘box to box’”.
Al netto di Maiello, ci sono altre situazioni non risolte: “Tabanelli ha rifiutato 4 squadre di Lega Pro e D’Elia ne ha rifiutata una importante. Cercavano contratti biennali, triennali. Da noi si allenano ma non fanno parte della rosa della prima squadra. Quando prendo una decisione non la cambio mai. Magari qualcuno ci resta male ma abbiamo intrapreso la strada e si va avanti. Loro potevano andare a giocare, ha deciso di non farlo. La loro scelta si rispetta ma non faranno parte della lista che presenteremo in Lega. L’unico che faceva parte di questa lista in estate era Iemmello, per il quale poi ci sono state altre situazioni venutesi a creare la scorsa estate”.
Andando più in generale: “E’ stato un mercato che non mi aspettavo di svolgesse così, soprattutto negli ultimi giorni. Se leggevate le cronache prima dell’avvio, tutte erano in difficoltà. Perché in quel caso o interviene la proprietà o non si fanno movimenti. La Juve ha aperto un varco con l’operazione Vlahovic e da lì in poi ci sono stati passaggi a caduta. Non se lo aspettava nessuno che prendessero Vlahovic e Gatti (e Zakaria, ndr). Sono stati lungimiranti, hanno detto che Gatti nel panorama europeo era considerato uno dei difensori più forti dopo i big. Ma anche in B ci sono stati movimenti importanti. Nessuno se lo aspettava poi però i presidenti vogliono vincere tutti e le operazioni si fanno. Zerbin e Charpentier? Su Zerbin non abbiamo nulla, tornerà al Napoli. Poi si vedrà a giugno, per ora ce lo godiamo noi. Su Charpentier vi racconto un fatto, che non sa nessuno. Premessa: sul ragazzo c’è il riscatto nostro e il controriscatto del Genoa, noi lo eserciteremo ma lo faranno anche loro. Ci rimarrà qualcosa e ci saremo goduti il giocatore. Nell’ultima settimana di mercato il Genova voleva che tornasse indietro per due offerte che erano pervenute a loro dalla serie A. Io risposto al Genoa: il ragazzo per me resta con noi, loro ci davano anche un ‘gettone’ per forma di ristoro. A quel punto ho aggiunto: fatemi parlare con lui. E il ragazzo non ha avuto esitazioni: voglio restare qui, finisco l’annata con il Frosinone perché qui sto bene. Per cui ho detto al Genoa: il ragazzo sta con noi. Decisiva la sua scelta. Sennò dovevamo trovare un altro attaccante e sarebbe stata dura”.
Conclude sui calciatori in scadenza: “Con calma, sono abituato a fare le cose con calma. Se ci sono i presupposti uno può rimanere. Se uno accetta la filosofia del club, bene. Sennò può andare via. Sono abituato ad affrontare le cose con serenità. Vedete Dybala nella Juve, un campione e ancora non ha firmato. Voglio dire un’altra cosa: Rohden ha avuto 2-3 richieste dalla serie A e lui ha preferito restare. Queste sono le cose che mi piacciono, nell’arco dell’anno osservo tutto e al momento della trattativa tengo conto di queste cose”.