Durante la sua intervista di oggi al Corriere dello Sport, il direttore sportivo del Frosinone Guido Angelozzi ha svelato alcuni dettagli della sua scelta più pesante dell’estate, l’aver dato a Di Francesco la panchina gialloazzurra: “Eusebio è un maestro di calcio. Insieme al Sassuolo abbiamo lanciato Scamacca, Politano, Pellegrini, abbiamo battuto Stella Rossa e Athletic Bilbao in Europa. È rimasto integralista sul lavoro, meno sui concetti tattici. Se la gente segue questa idea ci divertiremo. L’idea di calcio che deve essere costruzione dal basso con l’impronta di giocarsela sempre.
Poi il direttore ha parlato di Soulè: “Se non hai grandi risorse servono idee e una squadra di bravi scout. Io ne ho quattro che girano il mondo. Poi arrivano supporti nuovi, le statistiche, ad esempio. Ora ogni tanto le guardo. Ma Nzola allo Spezia l’ho voluto anche se qualcuno mi diceva che le statistiche non erano tutte favorevoli”.
Giocatori di proprietà e talenti come Soulé, in prestito. Non sembra di lavorare gratis per gli altri?
“Sembra, forse lo è, ma o è così o Soulé non lo prende il Frosinone perché costa 15 milioni. Il suo talento fa crescere anche chi è qui. Sapete cosa lo ha convinto? La vittoria sull’Atalanta. Ha tempestato di whatsapp Barrenechea dicendogli “giocate bene, io domani vengo lì”. Ed è arrivato”.
