Il mondo del calcio dilettantistico rischia di non ripartire più, almeno in questa stagione. Se nelle settimane scorse erano soltanto delle indiscrezioni, adesso somigliano sempre di più alla realtà. Le sensazioni sono le stesse di dicembre, quando è stato introdotto il nuovo DPCM scaduto il 15 gennaio e prorogato poi fino al 5 marzo.
Cosa succederà?
L’ipotesi di ripartire con i campionati di Eccellenza, Promozione, Prima Categoria, Seconda Categoria e Terza Categoria entro febbraio è andata in archivio da un po’. Resta, come riportato da sportpiacenza.it, la data limite del 7 marzo, che però è puramente teorica: visto lo stato attuale della pandemia, le speranze di una ripartenza sono ridotte al lumicino. Giusto per essere ottimisti.
La realtà delle cose, però, è ben lontano dalle speranze: il calcio dilettantistico non tornerà in campo nemmeno dopo il 7 marzo. È questo quanto si intuisce dai dirigenti del calcio dilettantistico, non solo regionale ma anche Nazionale. Un tentativo, forse, potrebbe essere fatto per l’Eccellenza così da garantire le promozioni e le retrocessioni dalla Serie D. Prima di poter ripartire con le partite ufficiale, servono almeno un mese di allenamenti: è impensabile concludere una stagione, in cui tra l’altro fino ad oggi si sono disputate poche partite, tra aprile e giugno. Troppo alto il rischio di compromettere anche la prossima stagione.
Inoltre, la possibilità di giocare soltanto il girone d’andata, ipotesi ventilata nei giorni scorsi, non entusiasma le società. Molto probabile, quindi, che nelle prossime settimane l’agenda del calcio dilettantistico sia dedicata non alla ripartenza dei campionati, ma alla ricerca di un modo per congelare i campionati e cominciare a preparare la nuova stagione.