«Partita sospesa per abbandono di campo della nostra squadra, poiché noi riteniamo che il direttore di gara abbia offeso in mondo non convenzionale un nostro giocatore senegalese. I giocatori e la dirigenza tutta del Real Vico nel Lazio hanno ritenuto opportuno abbandonare il terreno di gioco». E infatti all’80’, a dieci minuti dalla fine, gli atleti del Real sono rientrati negli spogliatoi, dopo essersi tolti la maglietta, in segno di protesta contro l’arbitro che fino a quel momento pare avesse diretto la gara in modo impeccabile.
L’episodio è avvenuto nel pomeriggio sul terreno del Kosmos Strangolagalli, formazione di terza categoria, impegnata nella quinta giornata di campionato contro il Real Vico nel Lazio. Stavano vincendo i padroni di casa, poi un fallo. Secondo gli ospiti, quelli del Kosmos si sarebbero messi a fare melina, come accade spesso quando si vuole proteggere il risultato.
Un giocatore del Real è andato quindi a protestare con il direttore di gara che per tutta risposta ha estratto il cartellino giallo.
Insomma ciò che di solito accade in tutti i campi di calcio del mondo. Ma a Strangolagalli arriva l’inatteso. Il giocatore in questione è senegalese, dice qualcosa, l’arbitro sostiene di non aver compreso bene ma, interpretando il tono ne deduce che non sia nulla di buono per lui. Si sente messo sotto accusa e per questo lo ammonisce. Arrivano i compagni a chiedere spiegazioni. Solito momento di confusione, e il direttore di gara avrebbe pronunciato poi una frase razzista. Solidali con il senegalese, i compagni lasciano così il terreno di gioco.
Ora si attende il referto dell’arbitro per capire se nella confusione sia stato frainteso o se quella frase razzista l’abbia pronunciata davvero.
Fonte: ciociariaoggi