Lo scorso 30 dicembre, in prossimità del bivio Winchester, sul tratto della Casilina che percorre il Comune di Anagni si è tenuto un flash mob per commemorare le vittime dei numerosi incidenti stradali anche mortali ivi accaduti.
L’evento ha avuto una risonanza regionale, tanto che proprio martedì 17 gennaio le telecamere del Tgr hanno realizzato una diretta nel tratto. Oltre al presidente Alessandro Compagno dell’Associazione Diritto alla Salute di Anagni – che dal 2004 si occupa di salute, ambiente e decoro urbano – era presente anche Franco Cocco, presidente dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della strada per la Provincia di Frosinone che ha evidenziato come le strade provinciali siano estremamente pericolose in alcuni tratti.
Come ha ricordato la collega Antonia Moro (Tgr) durante la diretta, 906 sono stati gli incidenti nel 2022 e circa 50 in più rispetto al 2021. 10 di questi sono stati mortali (3 in più di quelli avvenuti nell’anno precedente). I cittadini, quindi, chiedono la realizzazione delle 5 rotatorie sul tratto stradale che erano state programmate sin dal 2004.
Ma quali sono stati i riscontri da parte delle Amministrazioni locali in merito al flash mob dello scorso 30 dicembre? E quali sono le azioni messe in campo dalla cittadinanza attiva che ha organizzato e preso parte all’evento? Lo abbiamo chiesto alla segretaria dell’Associazione Diritto alla Salute di Anagni Cinzia Belardi, tra gli organizzatori del flash mob.
1.Perché il bivio Winchester è così pericoloso?
Come molti altri incroci e strade del nostro territorio, il bivio Winchester è pericolosissimo perché manca tutto quello che un incrocio sicuro dovrebbe avere. In questo bivio in 30 anni ci sono state troppe vittime: ben 28 persone che hanno perso la vita.
2.Ci racconti il flash mob, com’è nato, chi lo ha organizzato e chi ha partecipato.
Il 28 novembre 2022 alle 02.00 del mattino, in quello che noi definiamo “bivio maledetto” è morta una ragazza di soli 26 anni: Francesca Colacicchi. In attesa che la magistratura accerti le responsabilità, resta il fatto che il bivio Winchester non è affatto in sicurezza.
Per questo, mentre la famiglia e la città tutta piange la perdita di questa ragazza, abbiamo pensato di risvegliare le istituzioni organizzando un flash mob.
Alla manifestazione ha aderito un buon numero di cittadini e, oltre alla nostra Associazione, hanno dato adesione anche le associazioni Anagni Viva, il Coraggio delle Idee, l’Associazione culturale Anagni Cambia Anagni e il Comitato dei residenti di Colleferro.
Essa si è svolta in maniera ordinata e, dopo una serie di interventi da parte dei cittadini e dei rappresentanti delle associazioni, ci sono state anche delle fasi molto commoventi. Infatti, abbiamo rispettato un minuto di silenzio con le mani rivolte al cielo, come ad invocare la fine della “maledizione” che da anni colpisce questa strada.
Il nostro raccoglimento, poi, è stato interrotto dal suono di una sirena che è stato attivato per richiamare l’attenzione di tutte le autorità competenti a vigilare e agire per mettere in sicurezza questo “bivio della morte”.
3.Ci sono state risposte concrete da parte dell’Amministrazione pubblica locale?
Si, al flash mob si è unito anche il sindaco di Anagni Daniele Natalia che ha provveduto a far distribuire un volantino con il resoconto di tutta l’attività amministrativa (molto complessa), per arrivare a svolgere la gara d’appalto per la realizzazione di una rotatoria ed ha dichiarato che l’opera sarà realizzata entro tre mesi.
4.Avete annunciato che il prossimo appuntamento del flash mob al bivio Winchester si terrà il prossimo 30 marzo. Quali sono i risultati che auspicate entro questa data?
Assolutamente, per noi è molto importante continuare a monitorare la situazione di questo bivio ma anche di tutti gli altri tratti pericolosissimi delle strade del territorio, partendo dal bivio della Marangoni, arrivando a Ferentino e alla Strada Statale per Fiuggi. Questi tratti, infatti, hanno necessità di essere messi in sicurezza con ogni mezzo che si rende necessario. Per questo ogni ente: Comune, Provincia e Regione, debbono fare la loro parte.
Tornando al bivio Winchester, siamo convinti che una rotatoria in questo tratto sia necessaria per mettere in sicurezza gli automobilisti, ma anche qualsiasi segnale evidente come dissuasori, lampeggianti e segnaletica a terra. Torneremo qui il 30 marzo (lo scadere dei tre mesi anticipati dal sindaco Natalia), auspicando di vedere l’opera realizzata. È importante esserci perché come cittadini abbiamo il diritto di avere risposte concrete, ma anche quello di dissentire nel caso non dovessero arrivare.
Elisa Rossi