HOMEPAGE CRONACA Attualità – Toc toc: Europa, ci sei?

Attualità – Toc toc: Europa, ci sei?

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Che l’Unione Europea non stia vivendo uno dei suoi momenti migliori è cosa ormai risaputa.

Il 2016 è stato un anno sicuramente negativo per l’UE e per i suoi Stati Membri, tra il grave peso rappresentato dalla crisi economica, dal fenomeno dell’immigrazione (che i leader europei trattano in modo poco incisivo) e della tanto discussa Brexit, il cui esito come sappiamo è la volontà del Regno Unito di uscire dall’Unione Europea. Così, la decadenza sociale, economica e monetaria del Vecchio Continente è ormai più che evidente.
La cosiddetta unità sociale, collante fondamentale per la sopravvivenza dell’Unione stessa, è ormai diventata un’utopia a causa da una parte della fragilità e della debolezza delle forze democratiche europee, che hanno sottovalutato le problematiche elencate in precedenza, mentre dall’altra parte della nascita di forze di estrema destra che attraverso slogan populisti hanno trovato largo successo nella gente, alimentando un odio profondo e pericoloso verso le istituzioni legittimamente riconosciute.

 

Di fronte a questa situazione non rassicurante, il discorso tenuto da Juncker nella sede del Parlamento Europeo suona come un campanello d’allarme. Difensore per eccellenza della politica di austerità, Jean-Claude Juncker stavolta ha compiuto un passo indietro in favore di una flessibilità ragionata. Quello di cui l’Europa ha bisogno per rilanciarsi nella sfera globale è l’incremento degli investimenti, che la cosiddetta austerity stronca sul nascere. Investimenti nel digitale, investimenti nella sicurezza ed investimenti in Africa in modo da arginare il fenomeno migratorio.

 

Ambizioso è ad esempio “wifi4eu”, ossia il progetto di installare non solo nelle città più importanti, ma anche nei centri urbani minori, una rete wi-fi totalmente gratuita entro il 2020, in modo di garantire una connessione (a 100 Mbps) a qualsiasi persona, a prescindere dalla sua situazione economica. Una misura che garantirebbe la creazione di 1,5 milioni di posti di lavoro in più. Inoltre, anche le tariffe legate al roaming dovrebbero essere abolite entro giugno 2017.
Anche il settore della sicurezza andrebbe potenziato con controlli che consentano di monitorare gli spostamenti di un individuo una volta varcati i confini Ue e con la creazione di una sede operativa europea comune, grazie alla collaborazione di tutti gli Stati membri. Senza dimenticare, infine, la gestione del flusso dei migranti, che fin qui è stata fallimentare. L’Unione europea deve necessariamente varare delle politiche sulla ripartizioni dei migranti, che vengano seguite da tutti i Paesi membri.
L’Unione Europea si trova ad un bivio. Le idee di certo non mancano, quello che è mancato all’UE negli ultimi anni è stata la volontà politica. Sarà finalmente la svolta per l’Europa o solo un’altra occasione persa?