Hiroshima, 74 anni dopo. Il Giappone commemora le vittime della bomba atomica.
Il sindaco della cittadina, Kazumi Matsui, ha pronunciato il discorso davanti a circa 50mila persone.
Alle 8:15 del mattino il Giappone ha osservato il tradizionale minuto di raccoglimento per commemorare le vittime dell’esplosione della bomba atomica sganciata sulla cittadina di Hiroshima 74 anni fa, il 6 agosto del 1945, dal bombardiere americano “Enola Gay”. Presenti circa 50mila persone, tra cui rappresentanti di una novantina di Paesi e regioni. Come da tradizione il sindaco di Hiroshima, Kazumi Matsui, ha pronunciato il discorso di commemorazione, invitando i leader del mondo a un maggiore impegno per un processo di pace che escluda la deterrenza di armi atomiche, sollecitando il governo di Tokyo a firmare il trattato per la proibizione degli ordigni nucleari. Lo stesso Giappone, infatti – al pari di Stati Uniti e Russia – non è tra i paesi firmatari dell’intesa ratificata nel luglio 2017 da 122 governi; una decisione contestata dai sopravvissuti alla tragedia nucleare, gli “Hibakusha”, attualmente meno di 146mila in vita, e la cui età media supera di poco gli 82 anni. Il 6 agosto del 1945, gli Stati Uniti sganciarono la prima bomba atomica sulla città di Hiroshima, causando la morte di almeno 140.000 persone. Tre giorni dopo un secondo ordigno fu utilizzato su Nagasaki, uccidendo altre 74.000 persone.
Fatti atroci di guerra da non dimenticare mai.
Patrizio Minnucci