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Andrea Cocco, un eurogol per conquistarsi il Frosinone

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Un inizio difficile, l’arrivo in una nuova realtà, qualche problemino fisico e il conseguente processo di ambientamento che serve per poter riuscire a rendere al meglio. Tutto questo è stato l’inizio della storia di Andrea Cocco con il Frosinone fino alla partita del “Silvio Piola” di Novara, dove il centravanti arrivato da Pescara  in un pomeriggio di fine novembre ha finalmente conquistato i cuori dei tifosi canarini. Come ha fatto? Semplice, segnando un gol “alla Del Piero”, cross dalla difesa e impatto al volo di esterno con pallonetto per superare il portiere Da Costa del Novara e depositare in porta il pallone del vantaggio del Frosinone proprio come fece il dieci bianconero nel lontano dicembre del 1994 contro la Fiorentina per il 3-2 finale.  Un gol bello, importante, fondamentale, quello del bomber canarino per far vedere più che altro che lui è quel giocatore determinante che tutti pensavamo che fosse prima del suo arrivo in terra ciociara. La terza volta da titolare per l’attaccante è stata quella decisiva. Basti pensare che soltanto un paio di stagioni fa, sempre con mister Marino alla guida, Cocco aveva messo a segno la bellezza di ventuno reti in campionato con la maglia del Vicenza. Un bomber che la serie B la conosce molto bene.  Su di lui ha scommesso in estate il mister Pasquale Marino, che lo ha voluto con forza nella sua nuova avventura al Frosinone. Lo ha voluto fortemente nonostante il numero 19 giallazzurro venisse da una stagione difficile disputata a Pescara alle spalle del capocannoniere Lapadula. Il gol di domenica però è anche il coronamento di quella scelta, coraggiosa, fatta in estate. Cocco ha ritrovato il suo maestro, quell’allenatore che più di chiunque altro lo ha fatto rendere al meglio in quella stagione record vissuta a Vicenza.  Il classico rapporto speciale che si crea così magari senza volerlo. Uno sguardo, un sentirsi subito in sintonia e una fiducia reciproca che dura nel tempo. Un gol capolavoro quello di Novara che sancisce forse la sua rinascita calcistica: “Il gol mi mancava  e averlo ritrovato mi dà fiducia, voglio continuare così ora e non fermarmi. Abbiamo vinto una partita complicata, non ci dimentichiamo che il Novara aveva vinto col Verona fuori casa, siamo stati bravi ad aggredire subito la partita, ma i campionati però non si vincono a novembre”. Ha parlato anche da leader, da uomo squadra, da uno che sa come vanno i campionati lunghi e stancanti come la serie B italiana. Ha promesso poi di non fermarsi e c’è da credere che non lo farà vista anche la cattiveria agonistica con cui ha segnato il gol gioiello di Novara. Un sigillo che a modo suo resterà nella storia del Frosinone Calcio.

Massimo Papitto