Una truffa da poche centinaia di euro, per fortuna, ma che ha comunque generato molta preoccupazione inducendo i carabinieri, intervenuti sul posto, a dare qualche consiglio per evitare il ripetersi di fatti del genere. La truffa è andata in scena ad Anagni, in località Osteria della Fontana, nei pressi dell’ufficio postale. Ha visto protagonisti, loro malgrado, alcuni utenti dello sportello bancomat dell’ufficio postale. Il nome tecnico della truffa è «cash trapping»: in sostanza si tratta di uno stratagemma che viene messo in atto inserendo all’interno della fessura dell’erogatore delle banconote una piccola graffetta o una forcina per capelli. Il trucco prevede che la forcina o la graffetta, una volta incastrati, possano ostruire il normale flusso del denaro.
L’obiettivo, per i truffatori, è quello di impedire l’erogazione del denaro e quindi costringere i clienti ad entrare in banca, in questo caso nell’ufficio postale, per chiedere informazioni. A questo punto per i truffatori, piazzati nelle vicinanze, è un gioco da ragazzi passare davanti allo sportello bancomat, rimuovere l’oggetto e recuperare il contante bloccato. È quello che è successo un paio di giorni fa presso lo sportello bancomat del locale ufficio postale. Per fortuna, però, la truffa non ha fruttato che poche centinaia di euro. I clienti vittima del raggiro, infatti, hanno subito segnalato la cosa al direttore dell’ufficio postale che, a sua volta, ha provveduto a chiamare i carabinieri.
I militari coordinati dal capitano Camillo Meo, una volta sul posto, hanno effettuato i rilievi e avviato le indagini per risalire ai truffatori. Nel frattempo le forze dell’ordine, visto il ripetersi negli ultimi tempi di casi del genere, ne hanno approfittato per fornire una serie di indicazioni utili. Non è la prima volta, infatti, che gli utenti dei bancomat rimangono vittima di casi simili; in qualche caso, ad esempio, è capitato che sopra lo sportello bancomat venisse inserita una piccola telecamera in grado di captare il codice di sicurezza, per permettere poi di clonare la tessera. I carabinieri hanno esortato i clienti a fare sempre la massima attenzione, cercando di digitare il codice lontano da occhi indiscreti ed evitando di allontanarsi dallo sportello in caso di difficoltà.