HOMEPAGE PRIMO PIANO Alla scoperta di Capofiume, il paradiso dietro casa..

Alla scoperta di Capofiume, il paradiso dietro casa..

4802
CONDIVIDI

Se in città si soffoca dal caldo e nei borghi ciociari a malapena il vento riesce a lenire i ruggiti dell’anticiclone africano, c’è un luogo a due passi da Collepardo dove si può trovare pace, acqua, avventura e temperatura gradevole per imporre una parentesi all’afa.
Siamo nel territorio di Collepardo, bandiera arancione del turismo, a pochi chilometri dalla Certosa di Trisulti, luogo di meditazione e dell’anima. All’ombra dei Monti Ernici, sotto faggi che di storie ne potrebbero raccontare, scorrono tumultuose le acque del Rio.

Giunti a Ponte dei Santi, luogo di pic nic e braciate abituali, si attraversa la strada, si incontrano delle scalette e dopo averle superate ci si trova di fianco al torrente Fiume (o Rio). Qui il sentiero non è segnato, non c’è alcuna indicazione, la risalita a Capofiume (o alle sorgenti) si effettua su traccia a terra e con diversi guadi.
Il percorso benché divertente e frequentato da sempre, non è da prendere sotto gamba e da evitare in periodi di piena, quindi da affrontare per sicurezza e funzionalità solo in estate e magari con una Guida Ambientale Escursionistica che sappia evidenziare le emergenze naturalistiche del luogo e dare una lettura differente al paesaggio.

Il tracciato si impenna fin da subito, ma dopo la salita iniziale basterà percorrere non più di un chilometro per ritrovarsi lungo il letto del torrente, in un luogo paradisiaco di rocce levigate, scrosci d’acqua, cascatelle e scorci emozionanti e suggestivi.
Dal caos della città alla pace delle acque. Non stupitevi se sentirete d’un tratto una strana sensazione di pace prendervi d’assalto l’animo. Sensazione che nulla ha a che fare col solo refrigerio. Gli studi di Masaru Emoto saggista e scienziato giapponese le cui ricerche non sono mai state riconosciute, dimostrerebbero d’altronde come l’acqua sia capace di trasportare ricordi e come vi sia correlazione tra acqua e stati umani.
L’acqua ha memoria. Affidate da questo punto in poi il vostro messaggio positivo alle acque del Rio di Collepardo. Ed emozionatevi attraverso passaggi a fil di roccia, in cui vi potrà capitare d’essere investiti dai riflessi delle acque giocano a rimpiattino con i calcari ernici.
Guadi, molti e continui e una risalita all’interno di una roccia, vero e proprio camino di pietra, che faciliterà la produzione di endorfine.
In termini emozionali è il luogo centrale, il fulcro di questa bella escursione. Dinanzi a noi, di qui a poco, ci ritroveremo dinanzi a un grande arco naturale entro cui il fiume si innesta producendo una spettacolare cascata cui si giungerà praticamente al cospetto dopo l’ennesimo guado.
E qui vale la pena fermarsi, chiudere gli occhi e ascoltare, perdersi, ricercando sensazioni di simbiosi tra acque e animo umano.
Aria salubre, acque pure e natura incontaminata: Capofiume, questo è il paradiso dietro casa!

Alex Vigliani (Guida AIGAE)