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Alatri – “Vènto Aquilòne”: I Trillanti presentano il loro primo disco

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Il 27 luglio alle ore 21, piazza Santa Maria Maggiore di Alatri il gruppo di musica popolare “I Trillanti” presenterà il suo primo lavoro discografico: “Vèntô Aquilònê”.


 

Il gruppo originario di Alatri, è formato da nove componenti, ricercatori e amanti ancor prima che musicisti, della ricca tradizione musicale italiana di cui si fanno portavoce, in una costante apertura verso il contemporaneo: non solo stornelli e ballarelle ciociare o le ben note pizziche salentine, ma anche le tammurriate campane, le tarantelle calabresi e altri brani appartenenti al patrimonio etnomusicale dell’Italia meridionale.

Il disco “Vènto Aquilòne” è formato da brani inediti e da altri tradizionali, un viaggio attraverso tutti i ritmi tipici del centro e del sud Italia, da custodire, una rievocazione di storie sollevate da terra come foglie e riportate alla memoria da un vento forte e dirompente: un vento chiamato “Aquilònê”.

La denominazione con cui noi oggi lo conosciamo trae origine dal suo luogo di provenienza: L’Aquila. “Aquilòne” amava annunciare il suo arrivo, facendo capire ai cittadini di Alatri che presto si sarebbe fatto sentire. Secondo l’antica leggenda popolare, quando “gl traw” di nuvole si formava sopra il monte Monna, era il segno che “Vènto Aquilòne” sarebbe arrivato di lì a breve, soffiando per tre giorni e tre notti. Questo induceva a sospendere tutte le attività, mettersi al riparo ed assistere, sorpresi ed impotenti dietro la fessura di una porta, a tutto ciò che, con il suo passaggio, il vento lasciava dietro di sé. Tutti si chiedevano come fosse riuscita la natura a creare qualcosa di così potente.

Con lo stesso temperamento “I Trillanti” viaggiano sulla scia di questo vento. “Vènto Aquilòne” è quella forza che li fa partire dalla Ciociaria ed arrivare in Calabria, passando per la Puglia, per la Campania, che fa percorrere il Sud per poi tornare sempre qui, nella loro terra; è l’energia, la linfa vitale del viaggio intrapreso  che ancora continua; è il battito di tamburi e tammorre, le sonorità della fisarmonica, le corde di chitarre e violini, le potenti voci, zampogne e ciaramelle, percussioni e danze che si incontrano scontrandosi, dando vita a una tradizione che non muore mai ma anzi, si rigenera, in tutta la sua bellezza.

Questo lavoro è il frutto di tre anni di ricerche e studi; di contatto costante con gli ultimi cantori della tradizione alatrense, con l’intento di riportarla in auge, di raccontarla oggi come allora; di viaggi su e giù per l’Italia alla scoperta di usi e costumi musicali diversi, per capirli e riproporli attraverso l’incontro di questi con la nostra cultura.

Durante la presentazione, tanti saranno gli ospiti che si alterneranno sul palco: Andrea De Siena e Fabrizio Nigro, danzatori di San Vito dei Normanni che rappresenteranno la pizzica tipica della loro terra; Giuliano Gabriele con il suo organetto, Lucia Cremonesi e la sua viola ed Eduardo Vessella con le sue percussioni; cantori e poeti di Alatri come Sistino Scaccia, Mariano Lisi e Marilena Lepori. La degustazione di cibi tradizionali, preparati da ristoratori locali, farà da sfondo a questa manifestazione, organizzata in collaborazione con alcune associazioni ciociare che daranno un contributo in base alle proprie specificità.

In nome del divertimento e della condivisione, utilizzando come tramite la forza della musica – una musica che attraversa le vene, che fa ribollire il sangue e ballare piazze intere – “Vèntô Aquilònê” porterà con sé le favole antiche (le fatiche del lavoro, il dolore di una partenza , la grazia di un Santo che guarisce, la fuga dalla guerra, l’amore, la ribellione di un popolo che resiste, le scoperte di un viaggio, la rinascita) facendosi portavoce di un passato, che ognuno di noi conserva dentro di sé.