Inizia il conto alla rovescia più atteso dell’anno. Ormai ci siamo sta entrando nel vivo la ricca programmazione curata dalla Pro Loco e Comune in vista della rievocazione storica del “Venerdì Santo”. C’è grande emozione all’interno della sede della Pro Loco in via Cesare Battisti, il Presidente Orestino Fanfarillo insieme all’intero gruppo dirigente, ai tanti volontari e collaboratori, e che da mesi lavorano a questo appuntamento, contano ormai soltanto le ore. La macchina organizzativa è stata imponente, il supporto dell’Amministrazione comunale concreto e sostanzioso come sempre, il lavoro giornaliero per incastrare le centinaia di tasselli, la sistemazione dei quadri, la definizione di particolari, l’inserimento di grandi novità di cui domani sera ne avremo prova, è stato lungo, difficile ma riuscito. La rievocazione del Venerdì Santo, delle cui origini non si ha notizia, e questo ne aumenta la forza popolare, è la manifestazione, è l’evento che coinvolge tutti. I numeri sono straordinari per questa edizione 2023, ma in fondo come sempre, e sono, come già ricordato, da record. Cinquecento figuranti di tutte le età che da settimane fanno la fila presso l’ufficio della Pro Loco per chiedere informazioni, per avere il vestiario, per prepararsi al meglio ne sono testimonianza più viva e sincera. Senza dimenticare il pubblico che lungo le strade e vicoli del centro storico, per poi confluire nel luogo della crocefissione, confermata la location di Piazza Curcio Castagnacci, si preannuncia enorme e straripante. Una serata magica, intensa, e coinvolgente. E’ chiaro che i quadri saranno la grande attrazione, i due cori del Miserere, i soldati romani, la Madonna, il popolo presente nel corteo, il Cristo frustato e dileggiato prima di essere crocefisso, ma senza dimenticare i Profeti, Abramo e Isacco, Melchisedeck, Giuseppe, Ramesse e Nefertari, Mosè, Saul, Re David, Re Salomone, Fuga in Egitto, Giovanni Battista, Erode Erodiade e Salomè, La Vedova di Naim, l’Adultera, Lazzaro, Pilato, Caifa, Barabba, Giuda, i Giocatori di Dadi. I Due Ladroni, Gesù, la Veronica, Giuseppe D’Arimatea, gli Apostoli. Tutti, escluso la Madonna, interpretati da persone comuni e del posto. Questo è il Venerdì Santo di Alatri la più antica manifestazione religiosa della città.
Il Programma
Si parte il 2 aprile, con i “Cori in Piazza S.M.Maggiore” con l’esibizione dei due cori del Miserere che daranno ufficialmente il via al ricco programma
Il 5 aprile (mercoledì) all’interno della chiesa dei Padri Scolopi ci sarà l’iniziativa “Alla scoperta dei cenacoli fiorentini”, l’Ultima cena come rappresentazione d’arte a cura di Armando Frusone.
Il 6 aprile (giovedì), nel Chiostro di San Francesco si svolgerà la suggestiva rappresentazione dell’ultima cena. Alle ore 24.00 presso la chiesa di San Matteo si esporranno le statue religiose che apriranno la processione storica.
Infine arriva il giorno dei giorni. Il 7 aprile la notte della processione e rievocazione del Venerdì Santo.
Processo a Gesù, processione religiosa e rievocazione storica con in chiusura la crocifissione.
Il Consigliere delegato alla cultura, Sandro Titoni sottolinea che la Passione Vivente è l’evento più importante della Settimana Santa, che anticipa di qualche giorno l’altrettanto sentita festa patronale. Un evento riconosciuto a livello nazionale che è accreditato all’interno della Regione Lazio nell’albo delle rievocazioni storiche. Quindi ha un’importanza notevole.
Occorre impegnarsi tutti, affinché le tradizioni vengano tramandate alle generazioni future, prosegue il consigliere Titoni.
La parola passa al sindaco. “Sarà un Venerdì Santo che raccoglierà entusiasmo ed energia. Ci aspettiamo tanta gente e siamo sicuri che sarà un evento suggestivo e toccante”. Colonna portante dell’evento è la Associazione Pro Loco, il cui presidente, Orestino Fanfarillo ha ricordato le radici lontane di una manifestazione da sempre attesa con trepidazione dalla Città.
Da sottolineare che come ogni anno sarà imponente lo sforzo delle forze dell’ordine a cominciare dalla polizia locale e i carabinieri