“Il fatto che questa amministrazione non sappia distinguere la politica dall’istituzione è l’ennesima conferma di inadeguatezza”. È Matteo Recchia, consigliere comunale Pd di Alatri, a contrattaccare sul caso Foibe. Si rivolge a Santucci (Fdi), parlando di inadeguatezza amministrativa. Ma qual è il fatto? Il simbolo di Gioventù nazionale sulla locandina istituzionale del Comune di Alatri. Il movimento giovanile su un evento del comune. Recchia aveva sottolineato l’incompatibilità tra Istituzione e Politica. Santucci, esponente di Fratelli d’Italia, aveva risposto come riportiamo: “Poiché Gioventù Nazionale ha organizzato al livello provinciale una deposizione di fiori in occasione del 10 febbraio, per ricordare i martiri delle foibe e la tragedia dell’esodo giuliano-dalmata, il circolo di GN Alatri ha ritenuto doveroso proporre l’iniziativa anche nella propria città. Iniziativa per la quale è stato richiesto il Patrocinio del Comune di Alatri, anche per la volontà di oltrepassare gli steccati politici e di rendere la manifestazione aperta a tutti i cittadini. Questo perché GN Alatri ritiene che la memoria debba essere condivisa da tutti e non essere patrimonio di singoli gruppi o formazioni politiche. Gioventù Nazionale non è un partito politico, ma il movimento giovanile di Fratelli d’Italia e nel corso degli anni ha voluto proporre in Ciociaria iniziative tanto per il ricordo delle foibe, quanto per il ricordo di quella che è stata una delle tragedie del nostro territorio, quella delle “marocchinate”; facendolo con l’intento chiaro di rendere questi eventi un patrimonio comune. Il Comune di Alatri, che ringraziamo, ha ritenuto opportuno sostenere con il proprio patrocinio l’evento di GN, non organizzandone un altro sul tema. Il consigliere comunale del PD Recchia deve ritenersi libero di partecipare alla commemorazione di suoi e nostri connazionali barbaramente trucidati dai comunisti jugoslavi per odio anti-italiano. Anzi, lo ringraziamo per la sua manifesta volontà, anche se, purtroppo, condita dalla solita nota polemica che nasconde un velo di “negazionismo” sulla questione, di partecipare. Vogliamo ricordare, comunque, al netto di qualunque tipo di equivoco, che ad Alatri, se non fosse stato per Gioventù Nazionale e per alcune associazioni di area patriottica, di foibe e di esodo giuliano-dalmata mai si sarebbe parlato”.
È evidente a tutti, o quasi, che i simboli di partito non vanno sulle locandine istituzionali. Ed è giusto sottolinearlo. Ma, consiglio non richiesto alle opposizioni, i problemi che toccano la vita dei cittadini sono altri. Restando alla querelle sulla Ztl, ad esempio, mercoledì chiuderà una delle ultime attività rimaste nel centro storico. Danno occupazionale e di vitalità per Alatri. E davvero vogliamo scandalizzarci per una locandina?